Parteciperò senz’altro al corteo organizzato per il 19 novembre a Foggia per protestare contro la vergognosa chiusura dell’aereoporto “Gino Lisa” di Foggia, frutto di politiche miopi del governo regionale in tema di trasporti (e non solo!!) che, ancora una volta, penalizzano l’intera Capitanata. Vi parteciperò con convinzione, e spero che vi partecipino i cittadini di Foggia e della provincia, per inviare un segnale forte e chiaro a chi ritiene che la nostra Capitanata debba essere espropriata delle proprie potenzialità, concultata nei propri diritti, depauperata delle proprie risorse e dotazioni.
Superfluo, persino stucchevole, rimarcare le ragioni che depongono a favore del mantenimento dell’operatività aeroportuale foggiana. Si è già scritto tutto, o quasi. Ma ciò che si deve ancora scrivere è che la nostra provincia, la seconda provincia d’Italia per estensione, con una comunità umana di seicentocinquantamila abitanti, non elemosina , non postula provvidenze e contributi, ma esige con forza dal governo regionale più rispetto e attenzione, quello stesso rispetto e attenzione che finora sono state destinati ad altre aree di questa Regione, con cui la Capitanata deve essere messa in condizioni di poter legittimamente competere, muovendo dallo stesso nastro di partenza e non in posizioni di inferiorità, svantaggio, persino di soggiogazione psicologica.
Il “foggianesimo” (rectius: foggianite), quello tanto vituperato da Vendola, non è una patologia, ma la ormai acquisita consapevolezza collettiva che la nostra provincia deve contare per ciò che vale, nel turismo, nel settore agroalimentare, nell’economia complessiva della nostra regione, e che Noi non siamo un peso, bensì un valore aggiunto per la nostra regione, e non possiamo permetterci di vanificare e compromettere lo sviluppo dell’intera Puglia per la scelta irresponsabile di alcuni amministratori regionali.
Per queste ragioni sarò presente al corteo del 19 novembre.
F.to Avv. Giandiego Gatta