Menu Chiudi

Manfredonia/ Life Oasi Lago Salso, sinergia istituzionale

Oltre un milione di voli speciali, ottomila visitatori, numerosi progetti comunitari. Sono i grandi numeri dell’Oasi Lago Salso, la più importante zona umida dell’Italia Meridionale e una delle più importanti del bacino del Mediterraneo per l’avifauna acquatica.  E’ quanto emerso nel corso del terzo workshop che il Gal Daunofantino ha organizzato nell’ambito del progetto Life "Natura e biodivetrsità – Interventi di conservazione per l’avifauna prioritaria nell’Oasi Lago Salso. Si è parlato di ambiente e legalità, ma si è anche discusso del rilancio dell’importante zona umida del Parco Nazionale del Gargano. Al tavolo dei lavori tutti i rappresentanti del Life: dal presidente del Gal Daunofantino Michele D’Errico, a quello del Centro Studi Naturalistici di Capitanata, oltre a importanti relatori come l’assessore alle aree protette della Regione Puglia, Angela Barbanente, il Commissario straordinario del Parco del Gargano, Stefano Pecorella, il direttore del Parco dell’Alta Murgia, Fabio Modesti, il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Trani, Antonio Savasto, fino al presidente nazionale del WWF, Fulco Pratesi. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Gal di Manfredonia, Michele D’Errico che ha inserito tra le priorità, il rilancio dell’oasi manfredoniana. "L’Oasi Lago Salso – ha affermato con orgoglio – rappresenta la più importante zona umida dell’Italia meridionale, ecco perchè va salvaguardata e valorizzata. Le numerose opere di tutela e conservazione dell’oasi che il Centro Studi Naturalistici di Foggia e le altre associazioni ambientaliste, insieme al Parco Nazionale del Gargano, stanno eseguendo in questi ultimi anni, sono la testimonianza di come si vuole rilanciare un’area naturalistica di notevole interesse, non solo faunistico, ma anche turistico e didattico, basti pensare alle attività inserite nel programma del Life.. Il Gal Daunofantino ci crede: abbiamo ripreso con entusiasmo il progetto al quale oltre che all’importante valenza naturalistica vogliamo apportare anche quella imprenditoriale". Soddisfazione anche da parte del presidente della Società Oasi Lago Salso, Pietro Salcuni, intervenuto sabato pomeriggio per portare il saluto al congresso regionale del WWF. "Attraverso il Life abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: stabilizzare gli ex lavoratori socialmente utili ai quali gli abbiamo garantito le 180 giornate lavorative. Inoltre abbiamo reso l’oasi più funzionale sia dal punto di vista ambientale che da quello agricolo con l’inserimento del biologico. Nel futuro? Incrementare la coltivazione di canneti per produrre biomasse". Enzo Rizzi, presidente del CSN, ha evidenziato il nuovo modello di sinergia che valorizzando l’oasi protetta. "Grazie all’ottimo lavoro fatto in sinergia siamo riusciti a fare arrivare il più alto numero di progetti life d’Italia". I reati ambientali nelle aree protette al centro della tavola rotonda moderata dal giornalista Rai Michele Peragine. Incendi, tagli boschivi abusivi, bracconaggio e abusivismo edilizio le emergenze più diffuse. "Prevenzione e repressione – ha affermato il coordinatore del CFS di Foggia, Federico Padovano – alla base del nostro lavoro. Ultimamente abbiamo intensificato la sorveglianza soprattutto nelle zone più a rischio come l’oasi naturalistica del Lago Salso dove a breve contiamo di istituire un Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato". "Occorre una visione strategica – ha aggiunto il direttore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Fabio Modesti -, non si possono attuare leggi diverse a secondo se un territorio è all’interno o meno di un’area protetta". Ospite d’onore del workshop, il presidente onorario del WWF Italia, Fulco Pratesi, che questa zona umida la conosce molto bene. "L’Oasi lago Salso è ormai una delle eccellenze del Mediterraneo. Grazie ai progetti Life e agli interventi comunitari, quest’area protetta, magnificamente gestita dal Parco Nazionale del Gargano, può davvero diventare luogo non solo di conservazione dell’avifauna, ma di sviluppo sostenibile. Il fatto di aver ricreato questo ecosistema, divenuto raro in tutta Italia, significa che si sta lavorando bene e soprattutto in sinergia. In nessuna parte del nostro Paese – aggiunge Pratesi sto verificando quello che si sta facendo qui a Manfredonia. Forse in pochi si rendono conto del potenziale che offrono le paludi sipontine. Gal, Parco del Gargano, Comune di Manfredonia e associazioni ambientaliste devono continuare a puntare tutto su quest’area che a breve potrà diventare una delle mete del turismo studentesco più importanti d’Italia. Non avrei mai immaginato che questo luogo raggiungesse questi traguardi.
Perciò va dato merito a chi ha creduto fermamente in questa operazione di rilancio che vede l’applicazione dei tre cardini dello sviluppo: intelligenza, competenza e volontà. Lago Salso – conclude Pratesi – è un vero e proprio laboratorio di evoluzione virtuosa del paesaggio e della natura. Il tutto alimentato da persone serie e competenti che si oppongono alla malavita e pensano
esclusivamente al bene e al futuro del territorio e delle sue comunità".
"Infine gli interventi dell’assessore regionale alle aree protette, Angela Barbanente: "un luogo di grandissimo valore naturalistico al quale la Puglia guarda con orgoglio per le buone pratiche finora messe in atto, e poi cresce anche la consapevolezza rispetto a questo valore che va ben oltre i confini regionali", e quello del commissario straordinario del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella: "in tema di legalità ambientale il Parco del Gargano le sue risposte le sta già dando. L’affidamento del Centro Visite di Lago Salso al WWF, il protocollo d’intesa con l’oasi naturalistica di Orbetello per l’affidamento di alcune coppie di cicogna e la prossima istituzione all’interno dell’oasi di un Comando Stazione della Forestale sono la risposta a chi ha finora messo in discussione il nostro operato".