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MICHELE MANGANO CON ” I MAESTRI DELLE ZAMPOGNE”

 

UN’ORCHESTRA DI VENTI ARTISTI TRA ZAMPOGNE E ORGANETTI
Saranno al Santuario di Cassino il 23 dicembre, il 28 al Santuario di Loreto e poi a Gerusalemme il 6 gennaio per il concerto "Zampognari Pellegrini seguendo la Stella”. L’atmosfera musicale del Natale con i suoi protagonisti classici: gli zampognari e le voci popolari. Un progetto tra novene e pastorali tradizionali che vede in azione, oltre alle voci e alla zampogna, numerosi strumenti popolari italiani.

Un viaggio nella memoria musicale che permette di scoprire o di  riscoprire attraverso storie, suoni e strumenti musicali – l’affascinante mondo  legato alla tradizione popolare del Natale. In primo piano zampogna e ciaramella, gli strumenti più significativi della tradizione italiana, ai quali si affiancano l’organetto, la ghironda, il torototela (violino a tromba), la tofa (conchiglia) e una serie di altri piccoli strumenti che vengono ancora utilizzati per il tradizionale repertorio delle novene. Alle voci è affidato il repertorio delle novene e dei canti liturgici che risvegliano la memoria e quel sentimento di devozione e fede
popolare proprio della tradizione dell’Italia centro-meridionale. A coordinare l’ensemble vocale-strumentale Michele Màngano, uno degli artisti più importanti della nuova musica popolare italiana.
Lo spettacolo propone canti religiosi popolari affidandoli all’interpretazione originalissima dell’ensemble vocale e di un trio di
strumenti popolari fra cui una zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali. Il concerto “ Zampognari Pellegrini seguendo la Stella”, fa rivivere a chi lo ascolta la magia del Natale italiano attraverso i suoni delle zampogne e delle ciaramelle, legati alla tradizione della nostra terra del centro sud (Abruzzo-Molise-Lazio-Puglia-Basilicata-Campania-Calabria-Sicilia-Sardegna) suonati dai più grandi maestri di questi magici strumenti. Questo è un progetto che l’Associazione la Bella Cumpagnie sta portando avanti dal 1986 .Abbiamo lavorato intensamente nel montare uno spettacolo emotivamente molto suggestivo,curando le atmosfere che si avvertono durante questo periodo, con le novene, i canti tradizionali del Natale, alcune ballarelle natalizie (antiche danze meridionale), ci sono delle canzoni popolari note come “Quanno nascette Ninno” di S.Alfonso Maria de’ Liguori, progenitrice del più noto brano“Tu scendi dalle stelle” , “la Santa allegrezza”,alcune pastorali tradizionali.

Questo l’inizio del Concerto di Natale Seguendo la stella la Compagnie delle Zampogne del Sud, i brani eseguiti spaziano nella tradizione più autentica, offrendo ai presenti un saggio delle armonie tipiche del ciclo natalizio. La Novena di Natale, canto tradizionale degli zampognari di Villa Latina (FR), apre la sequenza, riproponendo il motivo “O Verginella figlia di S.Anna…”  largamente attestato nella tradizione orale del centro-sud; tuttavia la modalità esecutiva dalla compagnia colpisce per la rigorosa aderenza al canto popolare. La voce recitante, infatti, trova nell’accompagnamento degli strumenti pastorali il naturale complemento, e sa trasmettere, nella sua essenzialità, i contenuti e le sonorità arcaiche ereditate dalle generazioni del passato. I pastori-zampognari da tempi remoti scendevano verso le città (Roma e Napoli, per suonare le Novene: la prima, detta “dell’Immacolata” si svolgeva dal 29 novembre al l’8 dicembre, e la seconda dal 16 al 25 dicembre; i suonatori si recavano di casa in casa, raccogliendo offerte e compensi, come attestano osservatori e studiosi dell’800, e testimoniano le interviste agli anziani zampognari. Senza nulla togliere alla ricchezza di questa tradizione orale, tipica del centro sud, i musicisti hanno saputo esprimere fino in fondo il proprio intento, mostrando un impegno appassionato nel riproporre quei brani che si ricordano ancora vivamente nelle piazze più rappresentative delle grandi città. Il maestro Màngano , artista di fama, ha contribuito come regista e come cantante e danzatore a qualificare il concerto;”ho voluto continuare la tradizione dei miei avi – afferma- con l’intento di proiettare questi strumenti magici del passato nel futuro”.Possiamo ben dire che la particolare rispondenza dei brani alla tradizione canora e strumentale, ne fa un elemento di spicco nel panorama dei concerti natalizi.