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Tremiti/ Trivellazioni in cerca di petrolio a marzo l’udienza del tar Lazio

Si esamina il ricorso, presentati da due associazioni ambientaliste. contro i decreti autorizzativi dell’ex ministro.

 

 Fissata dal Tar Lazio (sezione seconda bis) per il prossimo 22 marzo 2012 a a Roma, con inizio alle 12, la udienza pubblica per la discussione inerenti i decreti relativi alla compatibilità ambientale del progetto di programma dei lavori da effettuarsi nell’arco del permesso di ricerca degli idrocarburi al largo del mare Adriatico (e quindi delle Isole Tremiti). Il ricorso è stato presentato lo scorso 19 gennaio a Roma da due associazioni ambientaliste come Associazione culturale e di volontariato Den e associazione Ambiente è/e Vita (legali Francesco Paolo Bello, Giuseppe Mariani e Fabrizio Tatarella) che contestano le decisioni assunte dal ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare. Il «no» alle trivellazioni al largo dell’ Adriatico quindi continua a percorrere non solo le strade della semplice protesta con manifestazioni e cortei, ma anche quelle squisitamente giudiziarie. «Le stiamo tentando tutte per bloccare uno scempio dalle conseguenze devastanti per l’ambiente marino del nostro amato arcipelago» spiega Primiano Schiavone, garganico e vice segretario regionale di «Ambiente è/ o vita», la nota associazione ambientalista. Il ricorso al Tar Lazio è l’ultima tappa di una battaglia che proviene da lontano. Battaglia che ha visto proprio pochi giorni fa l’ultima manifestazione di protesta. Nei giorni scorsi a Monopoli si è ritrovato tutto «il composito popolo» (fatto di semplici cittadini dalla spiccata coscienza ambientalista, sigle associative, organismi riuniti in rete, enti istituzionali e non) che si oppone alla installazione di piattaforme petrolifere nel bacino Adriatico. Per il Gargano «la gatta da pelare» riguarda le iniziative intraprese dalla azienda Petroceltics che vorrebbe, dopo regolare autorizzazione a scandagliare i fondali rilasciata dal Ministero, piazzare delle piattaforme per estrarre petrolio al largo delle Isole Tremiti. Però a nessuno deve sfuggire un dato: ossia come in Puglia la mobilitazione dal 2010 ad oggi abbia avuto un crescendo rossiniano. E questo fa ben sperare.
Fu proprio nel 2010 che scattò l’allarme. Quando si seppe che l’allora ministro dell’ambiente
Stefania Prestigiacomo rilasciò una serie di nulla osta alle Petroceltics per le indagini nei fondali marini delle Tremiti. Da allora, in seguito all’esordio proprio a Monopoli nel barese, il popolo del «no alle trivelle» ha proseguito la sua corsa. Sono arrivate le successive mobilitazioni di Lesina del 24aprile 2010 e di Termoli del 7 maggio 2011. Senza contare le ripetute proteste dei cittadini delle Isole Tremiti.

Francesco Trotta