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A S. Valentino l’ufficializzazione della Fondazione Daunia&Gargano

I progetti della Fondazione sono ispirati da Massimo Ceschin.

 

 L’anno scorso si era celebrato il matrimonio, e quest’anno, in occasione di San Valentino, a Vico del Gargano, ufficializza la sua costituzione la Fondazione Daunia&Gargano. Il prossimo 12 febbraio, presso l’auditorium "Lanzetta", a partire dalle 18,OO, si terrà l’incontro di presentazione della nascitura Fondazione, evoluzione di quel percorso di unione dei territori il primo "matrimonio fra territori" in Italia, nato dal manifesto a sei paradigmi del Comitato "Daunia&Gargano", allo scopo di promuovere uno sviluppo turistico occasione di crescita sostenibile, durevole’ integrata e diffusa per l’intera provincia di Foggia. E per la destinazione Puglia. Così il 14 febbraio del 2011 nella città dell’amore, il cui patrono è San Valentino, si celebrarono le nozze, officiate dall’assessore regionale al Turismo, Silvia Godelli, e dal presidente della Provincia di Foggia,Antonio Pepe, alla presenza di 29 sindaci del territorio plurale e variegato, dal punto di vista paesaggistico e del patrimonio culturale ed enogastronomico, della Capitanata. Quegli stessi valori alla base del matrimonio fra i Monti Dauni, il Tavoliere e il Gargano oggi si trasferiscono nel progetto della Fondazione, come spiega uno dei più attivi testimoni delle nozze e coordinatore della nuova fase, Federico Massimo Ceschin. "Già dal 14 febbraio del 2011 abbiamo immaginato di percorrere un’ opportunità, che è quella di creare una rete stabile tra attori che in qualche modo ci sembrano poter disegnare una strategia di sviluppo per il territorio, nell’ambito culturale, dei beni culturali e dei beni comuni intesi come paesaggio e ambiente. E abbiamo lavorato per mesi nella ricerca di soluzioni, capitali, partner, e adesso sembra che tutte le stelle si siano allineate positivamente". Un po’ sottotraccia si è aperta la nuova fase del progetto che va ben oltre il simbolismo dell’evento promozionale del matrimonio dello scorso anno e che si presenta al grande pubblico nuovamente nell’occasione delle manifestazioni della settimana valentiniana a Vico. Dopo un anno segnato da numerosi altri eventi che il Comitato ha organizzato per diffondere il nuovo modello di sviluppo turistico e culturale (a San Marco in Lamis, con il concerto di Simone Cristicchi del 17 aprile: a Foggia con lo stand "Daunia & Gargano-Slow Food" allestito per la 610 Fiera Intenazionale dell’Agricoltura del 28 aprile al 3 maggio; a Pietramontecorvino con il "Genius Loci Festival" dall’8 al 17 maggio e nuovamente a San Marco in Lamis con il Festival "Mo’l’estate" dal 5 al 12 dicembre), si costituisce la Fondazione di Partecipazione. Un organismo che presenta l’innovativa caratteristica di far coesistere in un unico soggetto operativo imprese, associazioni culturali, enti locali e singoli cittadini, ciascuno con la possibilità di mantenere intatte le proprie peculiarità, entrando a pieno titolo nella creatività del progetto e garantendo la sicurezza della trasparenza dell’ operare. "La fatica grande è riuscire a raccogliere la fiducia per il patrimonio di partenza’" osserva Ceschin, mantenendo estremo riserbo sui nominativi della dozzina di privati, tra associazioni, imprese e consorzi che fanno parte del comitato dei promotori. Il tempo delle presentazioni, per coloro che hanno "intuito le potenzialità della fondazione" e hanno deciso di investire il proprio patrimonio, sia esso finanziario che immobiliare o immateriale, come può essere un marchio, un logo, una licenza, un brevetto, è rimandato al 12 febbraio. Ognuno di loro ci ha messo del suo e le quote di partecipazione oscillano tra i 2500 e i 5000 euro. "La Fondazione si costituisce fondamentalmente su un patrimonio di fiducia, e non è semplice soprattutto nella nuova modalità come è quella della Fondazione di partecipazione, che richiede innanzitutto di essere spiegata -precisa l’esperto di marketing territoriale- perché essendo uno strumento nuovo è anche difficile il primo approccio. La normativa prevede per poter sottoscrivere un atto costitutivo che ci sia un capitale minimo e quindi lo sforzo iniziale è notevole". Ma l’interesse intercettato informalmente, sia negli ambienti
istituzionali che nel mondo delle imprese, è anche superiore alle stime per questa iniziativa per la prima volta, forse, promossa da privati, con l’ ambizione di costruire una rete stabile per lo sviluppo locale. La prassi più o meno consolidata è di realizzare reti di interesse, mossi dalle risorse pubbliche, dalle opportunità di bandi pubblici. In questo caso il movimento si costruisce dal basso. E facendo un passo indietro, nasce da "una chiacchierata tra amici al bar" . Ci tiene a ricordarla Ceschin, la genesi dell’idea del matrimonio tra territori che diventa capitale e patrimonio attraverso la nascita di questa Fondazione. "Se penso a questi 15 mesi, penso a un percorso in salita, molto affascinante e interessante. Ma il lavoro comincia adesso, subito dopo l’atto costitutivo della Fondazione. Il comitato di Daunia&Gargano si trasforma in Comitato di promotori della Fondazione, all’interno del quale ci saranno tutti i soggetti che aderiranno in prima battuta all’atto costitutivo. E siederanno al tavolo dei lavori. Ci sono già 4-5 progetti bandiera che vedremo con quali tempi, risorse e priorità realizzare. Poi per un anno di tempo divulgheremo l’opportunità di aderire come fondatori, dopo, trascorsi i primi 365 giorni si potrà entrarne a far parte come aderenti, come soci partecipanti che non entrano nella Fondazione in termini di governance e negli organi amministrativi". La categoria dei soci in partecipazione sarà soprattutto riservata agli enti pubblici, locali e territoriali che potranno essere interessati anche ai servizi che la fondazione intende erogare per questa categoria specifica.

ROBERTA FIORENTI

l’Attacco