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Congresso del PDL nella notte spunta il nome di Landella

Colpo di scena nelle ultime ore. Morra, Tarquinio e Gatta lavorano alla mozione unitaria.

 

Che la situazione fosse ancora molto fluida nel Pdl di Capitanata era dato acquisito da tempo. Del resto neanche l’ulteriore passaggio politico fatto ieri a Bari col coordinatore regionale Francesco Amoruso avrebbe potuto alcunché per la tanto agognata sintesi. Gli aggiornamenti dell’ultima ora parlano dichiaratamente di corsa a tre per la successione a Gabriele Mazzone: il consigliere regionale Leonardo Di Gioia, il capogruppo di Palazzo Dogana Paolo Mongiello e l’area Ruocco, con l’ex consigliere regionale in prima persona oppure, altra ipotesi in campo, con l’assessore provinciale all’Agricoltura Savino Santarella.
Ma le dichiarazioni dell’ultim’ora del senatore Carmelo Morra sparigliano le carte. Il primo congresso del PDL, quello fondativo del partito in programma i prossimi 10 ed 11 marzo, potrebbe incamminarsi proprio verso quella soluzione unitaria tanto rincorsa. Incarnata, peraltro, da un outsider: il consigliere comunale Franco Landella. Attrattore di robusti consensi (oltre 4mila voti alle regionali 2010, oltre1500 alle ultime comunali), Landella incarnerebbe secondo Morra – e non solo- quel mix ideale di rinnovamento, conoscenza della politica e della macchina amministrativa per concorrere alla poltrona di Mazzone. Sulla tesi si sarebbero già incrociati, peraltro, i placet di alcuni big del partito.
Oltre a Morra, quello del consigliere regionale Lucio Tarquinio (ambedue riferimenti di peso di Raffaele Fitto sul territorio) e quello del consigliere regionale Giandiego Gatta, portatore di una forza contrattuale non irrilevante nella partita che si va a giocare. E’ notoria, d’altronde, la presa di distanze consumata di recente da Landella nei confronti di Leonardo Di Gioia, per contrasti sull’organigramma di partito che il consigliere regionale avrebbe voluto calare sul territorio se avesse intascato il risultato, ora sfumato. Con tanto di rottura, dunque, dell’asse dei consigliere comunali fino a ieri, invece, vicini a Di Gioia. La domanda, naturalmente, è d’obbligo: si riuscirà a far convergere sul nome di Landella anche gli altri referenti del partito? Quale posizione, ad esempio, assumerebbe Ruocco, apertamente ostile alla candidatura di Di Gioia? Oltre naturalmente allo stesso Di Gioia. Al momento non è dato sapere. Bisognerà ancora attendere l’ultim’ora’ quando dovranno essere depositate liste e mozioni. Il riserbo resta massimo. Anche perché dietro la nuova indicazione potrebbe nascondersi un’altra strategia, che mirerebbe a scompaginare il polo per far spazio ad un’ulteriore nomination.

 

 

 

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