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Vico/ Struttura sanitaria a rischio. “Sospetti sulla gara d’appalto”.

I sindacati: “Paghiamo le conseguenze di una gestione clientelare dell’Unità territoriale di base. Noi contestammo quell’affidamento”.

 

 Pesanti le accuse lanciate dall’Usb (Unità sindacale di base) a proposito della gara di affidamento del servizio di gestione delle Unità territoriali di degenza di Vico del Gargano, Vieste e Sannicandro Garganico, alla "Css" di Isernia", cooperativa che eroga servizi nel campo dell’assistenza domiciliare e presso le unità di degenza territoriale. Durante l’assemblea sindacale con il personale delle Unità di degenza di Vico del Gargano e Vieste, il responsabile del coordinamento territoriale dell’USb, Mangia Santo, ha spiegato che lo stato di sofferenza e di precarietà che sta vivendo il personale in servizio presso le tre Unità di degenza territoriale, sono "la diretta conseguenza delle modalità dell’affidamento della gara che – ricorda il sindacalista – avevamo fortemente contestato. Tant’è, spiega Mangia Santo, sin dal bando di gara la "USB ha aveva fatto rilevare alla Direzione Generale della ASLFG, sia la modalità di gara che la gara stessa in quanto, già da allora, vi era la possibilità di gestire il servizio in maniera diretta o tramite la sua stessa società in house, venne preferito, invece, affidare il servizio ad una cooperativa il cui referente era un dirigente della stessa ASL in pensione (subito dopo dimessosi dall’incarico) e che, tra l’altro, era stato l’estensore materiale della gara stessa".Un’accusa certamente pesante che getta molte ombre che sarebbe più che opportuno che venissero sgombrate. Il sindacalista ricorda , tra l’altro, che "Dopo un anno di tribolazioni i lavoratori, forse, riusciranno a prendere tutti gli stipendi arretrati con un risultato, però, penalizzante per loro stessi e per i cittadini".Il futuro che si presenta per personale è pieno di incertezze. Di sicuro, ci sono l’interruzione del loro rapporto lavoro; ancora, accettare la chiusura del servizio sino all’espletamento della nuova gara. Per Mangia Santo è chiaro che se queste sono le intenzioni che per noi sono inaccettabili, dell’Azienda sanitaria, faremo di tutto per contrastarle perchè, è bene ricordarlo, la chiusura di una struttura sanitaria in tempi di "razionalizzazione" rischia di rimanere "eterna" senza contare, poi, che l’interruzione del rapporto di lavoro fa perdere al lavoratore il diritto alla continuità lavorativa. Sindacato e lavoratori hanno deciso di spostare la loro lotta nelle sedi opportune e, per questo, faranno un sit-in di protesta presso la sede dell’assessorato regionale alla salute il 31 maggio, a partire dalle 9,30. L’invito a Istituzioni e comunità locali a sostenere la lotta che sindacato e lavoratori stanno conducendo per Salvaguardare servizi sanitari essenziali per i cittadini e occupazione per le cinquanta unità lavorative che prestato servizio presso l’Udt di Vico del Gargano, Vieste e Sannicandro Garganico.

Francesco Mastropaolo