Menu Chiudi

Rodi Garganico – Le decisioni del comitato NoTriv

 

Conclusi i lavori del comitato NoTriv che questo pomeriggio ha visto riunirsi, presso la sala consiliare del Palazzo di Città di Rodi Garganico, assessori regionali e provinciali, sindaci ed amministratori di numerose località garganiche ed i rappresentanti di tante associazioni ambientaliste, oltre al presidente del Consiglio Regionale Pugliese dott. Onofrio Introna, al presidente del Parco Nazionale del Gargano avv. Stefano Pecorella, al sindaco di Rodi Garganico dott. Nicola Pinto, al coordinatore della rete NoTriv Raffaele Vigilante e tanti cittadini del territorio.

Nutriti e ricchi di spunti gli interventi dei partecipanti all’assemblea, la cui essenza si è materializzata in un’istanza che la rete invierà ai ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico per far sentire forte il dissenso della terra pugliese e garganica in particolare, ma anche di tutte le realtà che si affacciano sul mare Adriatico e Jonio, alla ricerca di idrocarburi nei nostri mari.
Questo il testo:
Richiesta al Ministero dell’ambiente e al Ministero dello sviluppo
o Ritenuto l’ambiente un bene in sé e come tale oggetto di tutela indipendentemente da valutazioni economiche e finanziarie;
o considerato che il mare Adriatico è un mare chiuso da considerarsi quasi un grande lago e che la già fragile economia è avvolta da una crisi globale dai risvolti futuri non prevedibili;
o considerato che i ricercatori stanno dimostrando il nesso scientifico tra lo spiaggiamento di cetacei (come avvenuto sulle coste del Gargano, del Salento e della Grecia) e le proiezioni geosismiche AIRGUN che danneggerebbero in maniera irreversibile l’udito dei cetacei, facendo perdere loro l’orientamento;
o considerato che la pesca e il turismo sono le attività principali della nostra regione Puglia e di tutto l’Adriatico, che danno lavoro a migliaia e migliaia di famiglie;
CHIEDONO
1. che venga ripristinata la distanza delle 12 miglia dalla costa come in precedenza del decreto liberalizzazioni;
2. che vengano assolutamente vietate le trivellazioni terrestri e marine in presenza di aree protette terrestri e marine o che la distanza dalle stesse sia di almeno di 20 miglia, escluse le isole;
3. di istituire un tavolo tecnico con le nazioni di Croazia, Albania, Montenegro e Grecia onde fare un percorso comune in tutto l’Adriatico per vietare le prospezioni geosismiche – e farsi portavoce presso la comunità europea per votare una legge che regolamenti le stesse a livello europeo.
4. l’assemblea della Rete per la tutela dell’Adriatico e dello Ionio riunita a Rodi investe il presidente del Consiglio della regione Puglia, dott. Introna, di farsi portavoce della Rete presso i Ministeri in oggetto per la richiesta dei punti descritti.
Rodi Garganico 31 maggio 2012
La Rete di associazioni per la tutela del mare Adriatico e Ionio contro le trivellazioni petrolifere
Nel video – disponibile anche nel canale YouTube di Rodi Garganico online – il resoconto della seduta:
http://youtu.be/G5XVYyj9KnQ