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Puglia/ Approvato il bilancio

Abbassato l’Irpef per i ceti medio bassi. Decisa l’abolizione del bollo auto per gpl e metano.

 

In particolare, i provvedimenti riguardano il «mantenimento del sostegno alle fragilità, il raddoppio della platea degli aventi diritto delle borse di studio Adisu, dal 35% al 70% circa; il completamento del ristoro dei danni della tromba d’aria a Taranto a Statte, oltre a rimpolpare con altri cinque milioni di euro in più il finanziamento del centro salute e ambiente nel capoluogo jonico; la rimodulazione al ribasso delle aliquote Irpef per i ceti medio bassi (fino a 15mila euro da 0,3% a 0,1%; da 15 a 28mila euro da 0,3% a 0,2%); l’eliminazione della concessione regionale per il settore ricettivo (alberghiero-ristorazione); l’abolizione del bollo auto per le auto gpl e metano immatricolate dal primo gennaio 2013.
«Entro il prossimo mese di aprile la Regione Puglia potrebbe rimodulare al ribasso i ticket sanitari». Lo ha annunciato l’assessore al Bilancio della Regione Puglia, Michele Pelillo, spiegando che «questo è il primo anno che si chiude con una copertura zero del disavanzo sanitario, il che vuol dire che il Piano di rientro cui è sottoposta la Puglia, ha raggiunto il suo scopo, quindi siamo in perfetto equilibrio». «Qualora, come prevediamo – ha aggiunto – la Puglia sarà fuori dal Piano di rientro, la Regione potrà riprendersi le proprie prerogative nella sanità, tra cui c’è quella di intervenire sui ticket». Per farlo, però, «c’è bisogno di risorse di cui la Regione Puglia dispone poiché ha in cassa tutto l’avanzo di amministrazione che non è stato toccato». L’appuntamento con la verifica dei risparmi previsti dal Piano di rientro sanitario, è in programma per il 31 dicembre, quindi entro il 31 aprile si potrebbe sapere se la Regione uscirà dai vincoli imposti dal Piano, tra cui c’è il blocco del turn over del personale sanitario.
«Nel 2013 la Puglia riceverà 75 milioni di euro in meno dai fondi che lo Stato trasferisce alle Regioni», ha aggiunto Pelillo, spiegando che «la cifra corrisponde ai risparmi della spesa corrente che la Regione avrebbe dovuto sostenere nel rispetto della mini-sanzione cui è stata sottoposta in seguito allo sforamento controllato del Patto di stabilità». Una scelta, ha sottolineato Pelillo, che «ci ha permesso di immettere liquidità nel sistema produttivo economico, poichè abbiamo potuto cofinanziare la spesa comunitaria i cui obiettivi saranno rispettati, anzi superati, entro il 31 dicembre 2012».