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Vico del Gargano fra crisi e propaganda

Riceviamo e pubblichiamo.

 

L’accorata lettera inviata da un Consigliere di opposizione al Prefetto di Foggia, al fine di un intervento sul muro di gomma dell’amministrazione Amicarelli, è un mero esercizio di propaganda. Se fatto ingenuamente si può perdonare, altrimenti dobbiamo pensare a propaganda ipocrita e ad orologeria. Limitiamoci, per il momento, alla pura propaganda, esercizio lecito di ogni amministratore pubblico.
Al netto delle informazioni che il Sindaco Pierino Amicarelli ha puntualmente posto all’attenzione del Prefetto, ogni Consigliere comunale, in possesso dell’ABC degli Enti Locali, sa che i Comuni tutti, compreso quello di Vico del Gargano, godono di autonomia costituzionalmente garantita. Se aggiungiamo che, attualmente, l’Amministrazione comunale gode di una maggioranza che rasenta l’unanimità, come ha dimostrato l’ultimo Consiglio comunale dell’11 gennaio, il Prefetto di Foggia non può intervenire poiché si  configura “l’eccesso di potere”. Fatta questa elementare riflessione vorremmo consigliare, pacatamente, sommessamente, ordinariamente la via maestra per sfondare il muro di gomma. Ogni Consigliere comunale, dotato di ABC dell’Ordinamento, ha facoltà di presentare una mozione di sfiducia al Consiglio comunale, facendo attenzione a motivarla seriamente, altrimenti si corre il rischio che con il foglio della mozione si vada a pulire il concuisisiede. Altra via maestra è quella delle dimissioni dei Consiglieri comunali fino al raggiungimento della metà più uno, a partire da quelli dell’opposizione. Impresa ardua. Insomma: una missione impossibile.

Michele Angelicchio