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Peschici verso le amministrative: in tre a raccogliere l’eredità di Vecera

Torna alle urne l’elettorato di Peschici per eleggere il nuovo esecutivo che sie­derà a palazzo di Città nel prossimo quinquennio. Sindaco uscente Domenico Vecera, il quale, a meno di ripensamenti dell’ultima ora, non sarà più della competizione elettorale.

 Ad affilare le armi sono, per il momento, tre candidati: Fran­cesco Tavaglione (ex sindaco), Alfonso Talia e Giuseppe Falcone. Siamo ancora alle prime bat­tute di un confronto che, nei prossimi mesi, ac­cenderà i riflettori su candidati e programmi. Ufficiale la candidatura di Falcone il quale ha anche un suo movimento politico, "Falcone per Peschici" che gravita nell’area di centro-destra, che nasce – viene spiegato – per contribuire alla ricrescita della cittadina garganica gravemente danneggiata dall’attuale amministrazione. Un giudizio pesante quello di Falcone sull’Ammi­nistrazione uscente, un Paese – spiega – ormai allo sfascio totale e sembra che nessuno se ne accorga. Per questo, a parere a suo parere, c’è bisogno di un forte movimento di rinnovamento al fine di ov­viare alle gravi carenze create dall’amministra­zione Vecera. Altro candidato Alfonso Talia, il cui giudizio a fine bilancio dell’ Amministrazione uscente fotografa "L’agonia di un paese in cui tutti sembrano voler giocare al tanto peggio tanto meglio; per questo si rende necessaria una forte azione di rìlancìo del ruolo della Politica per superare la crisi e rilanciare l’ economia. La gente è esausta, sempre più distante dal Palazzo co­munale nel quale incomprensioni e alchimie di potere rendono sempre più difficile la gestione della cosa pubblica. "lo cambio Peschici", per Talia, non è uno slogan ma un movimento politico che si presenterà alle prossime elezioni con un nuovo modo di fare Politica. Un movimento che nascerà fra cittadini comuni che non vogliono più restare sopiti e rassegnati; un movimento per "fronteggiare il suo crescente degrado urbano e sociale, nonché di favorire la ricrescita turistica partecipando attivamente alla sua filiera e fa­cendo ripartire dal basso l’economia. Un mo­vimento che si batterà con forza affinché tutti abbiano pari opportunità di lavoro è con il fine di creare un futuro ai nostri figli e assicurare che l’impegno a operare, di concerto con tutti gli enti locali e le istituzioni, sarà concretamente rivolto al solo bene del paese, dei suoi abitanti e del suo sviluppo. Alfonso Talia si dice certo che "Non serve cambiare solo nome, simbolo o sigla di un partito o di un movimento, ma che occorra invece ridefinire regole certe per legittimare una classe dirigente capace di saper interpretare sul ter­ritorio le esigenze delle comunità attraverso com­portamenti moralmente corretti, autorevoli e re­sponsabili, anziché sperare di poter sopravvivere alla giornata sulle disavventure altrui. Quasi certamente saranno proprio Giuseppe Falcone, Alfoso Talia e Francesco Tavaglione a chiedere i numeri necessari per sedere a Palazzo di città .

Francesco Mastropaolo