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Gelato World Tour/ “La bufala garganica variegata al caffè” la protagonista

Alle Olimpiadi più gustose, con il cerignolano Perrucci anche il viestano Ruggieri.

 

Ci sarà anche un cerignolano, Tommaso Perrucci, rampollo del­lo storico Bar Roma, tra i 16 gelatie­ri artigianali, provenienti da tutta Italia, che parteciperanno alla III tappa del Gelato World Tour, le Olimpiadi del Gelato organizzate da Carpigiani Gelato University e Sigep – Rimini Fiera, che prende­ranno il via a Roma dal 3 al 5 mag­gio prossimi, presso la suggestiva Scalinata del Pincio. Nella Capita­le, i 16 artigiani del gelato, selezio­nati da esperti e associazioni di ca­tegoria, si sfideranno elaborando ciascuno un solo gusto: il proprio cavallo di battaglia. La classifica, di volta in volta, sarà generata sulla base delle votazioni del pubblico e di una giuria professionale. I primi tre classificati di ogni tappa, in otto città nei cinque continenti, si ag­giudicheranno l’opportunità di rappresentare l’Italia al Gran Fina­le delle Olimpiadi più golose del mondo, a settembre 2014 sul lun­gomare di Rimini, contendendosi, il titolo di World’s Best Gelatiere con altri "colleghi", prescelti dal pubblico e dagli esperti. Chicago, Valencia, Dubai, Buenos Aires, Shanghai e Sydney, tra le otto capi­tali mondiali del gelato, che acco­glieranno nelle loro piazze migliaia di persone e contribuiranno a valo­rizzare realtà artigianali e prodotti tipici locali. Oltre a Tommaso Per­rucci, un’ altra eccellenza della ge­lateria artigianale rappresenterà la Capitanata alla prima tappa del Gelato World Tour di Roma. Si trat­ta di Natale Ruggieri, gelatiere del­l’omonimo bar di Vieste che si presenterà alle Olimpiadi mondiali del gelato con la Sua specialità. La cassata a base di latte con ricotta fresca di pecora, variegato con frutta candita, gocce di cioccolata e pasta di mandorla. ‘Bufala garga­nica variegata al caffe’, sarà, inve­ce, il cavallo di battaglia del ceri­gnolano Tommaso Perrucci. "Un fìor di panna arricchito, in fase di mantecato, con ricotta di bufala zuccherata e, in uscita, variegato con una riduzione di un famoso li­quore al caffe’ (Borghetti)" – spiega il giovane Perrucci, un vero cultore giramondo del gelato e non solo. "Fin da bambino-rac­conta Tommaso – ho sempre respi­rato il profumo di caffè e di ogni varietà di gelati e di dolci appena sfor­nati, nel bar di famiglia, il Bar Ro­ma, una vera eccellenza su tutto il territorio regionale, che da oltre 50 anni accompagna i cerignolani nei loro peccati di gola" . Una parabola ascendente quella del giovane Perrucci. L’esempio di un cerignolano vincente la cui passione e talento hanno spinto a calcare i migliori ri­storanti d’Europa. Da Milano a Londra, Parigi a Montecarlo, per poi ritornare alle origini, nel la­boratorio di famiglia, a Cerignola. Tutto questo per un sogno: diventare un numero l nella cucina mondiale. Dopo aver conseguito la qualifica di ‘cucina’ presso l’Istitu­to Alberghiero di Rimini, Tomma­so Perrucci comincia presto, a soli 17 anni, la faticosa gavetta in alcu­ni alberghi a 4 e 5 stelle. Una for­mazione d’alto livello che prosegue all’Acero Rosso, uno dei mi­gliori ristoranti di Rimini, con una stella Michelin, che da qualche an­no ha, però, chiuso i battenti. "Ma la creatività, l’equilibrio cromati­co, il lavoro estetico, il disegnare nel piatto – confessa Tommaso – li ho imparati ad Oderzo, in Provin­cia di Treviso, dal grande Beppo Tonon, un campione di creatività, soprattutto nella decorazione e nelle sculture di vegetali, lavoran­do con lui, gomito a gomito, nelle pareti di "Cà Lozzio", una gelate­ria-ristorante che è anche e soprat­tutto un circolo culturale ed artisti­co". Ma anche Tonon non riesce ad appagare l’ambizione e la fame di sapere di Tommaso. Così rifà le valigie e parte. Questa volta fa tappa a Milano, presso l’ Aimo e Nadia’. "Il migliore ristorante d’Italia secon­do me: spiega il giovane chef-gela­taio – Un tempio della cucina no­strana che vanta ben 2 stelle Mi­chelin, che mi ha dato il gusto, mi ha insegnato a distinguere il buono dal cattivo e mi ha insegnato la ricerca oculata delle materie pri­me". A Londra, invece, al ‘George’ Club’, avviene il battesimo dello chef-gelataio cerignolano nel mondi culinario europeo. "E’ qui­ racconta Tommaso- che ho impa­rato a fondere la cucina italiana con altre culture e altri sapori, mentre a Parigi, presso ‘Le Grand Véfour’, con lo chef Guy Martin, ho imparato ad essere un professioni­sta al 100%, trovando la giusta sin­tesi tra qualità e creatività e a Mon­tecarlo, il super stellato Joél Robu­chon, ho imparato a promuovere me stesso e il mio lavoro al meglio". Il 13 Febbraio 2011, la svolta. Dopo aver girato il mondo ed imparato il mestiere nelle più importanti offi­cine del gusto, il destino chiama Tommaso a ripartire proprio da dove aveva cominciato: Cerignola. Con l’aiuto dello zio, Luigi Perruc­ci, oggi docente presso la Carpigia­ni Gelato University, Tommaso fa un corso intensivo di gelateria e si rimette alla prova, pronto per una nuova sfida: rilanciare la storica ge­lateria di famiglia. E con lui e i suoi fratelli, Angela e Salvatore, il bar Roma si rifà il look, nel solco di una nuova era. "Tante le novità che ab­biamo introdotto in questi anni ­spiega Tornmaso – Innanzitutto una equipe tutta nuova e la ricerca oculata e il rispetto delle materie prime. Latte e uova fresche tutti i giorni, farine rigorosamente italia­ne, materie grasse di origine ani­male, prodotti a lievitazione natu­rale e senza aggiunta di coloranti idrogenati, come il pistacchio al naturale". Tante anche le novità dolciarie che Perrucci junior han­no aggiunto ai must di sempre. Dal pane di Altamura e nutella, al sor­betto fragole, lamponi e basilico, alla più tradizionale ‘Pizza di ricot­ta’ alla Bufala garganica variegata al caffè, ottenuta con la ricotta di bufala Dop, prodotta alle pendici del Gargano. Oggi – aggiunge – sia­mo pronti per presentarci in un grande concorso come il Gelato World Tour, con l’augurio di cre­scere e di esportare i nostri pro­dotti anche al di fuori dei confini re­gionali, all’insegna della tradizio­ne ma sempre con uno sguardo ri­volto al futuro". 

 

Rita Oratore
L’Attacco

 

 

 

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