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Vieste/ Avviato un progetto di recupero ambientale per il riutilizzo ex cava Cisco

Doveva essere una discarica invece sarà un parco nel bosco.

 

Doveva essere una discarica, invece sarà un parco nel bel mezzo del bosco viestano. Merita la massima attenzione il pro­getto di recupero ambientale per il riutilizzo ecosostenibile della ex cava detta di "Cisco", ubicata nel bosco di Vieste, a meno di dieci chilometri dall’abitato, nella zona Sud, in di­rezione Mattinata. A giorni prenderanno il via i lavori Per tradurre in pratica tutto quello pre­visto nel progetto, redatto dal Comune di Vieste in collaborazione Con il Consorzio di bonifica montana del Gargano, finanziato con fondi del programma operativo "Fesr 2007-2013" finaliz­zato esclusivamente al "Risanamento e riu­tilizzo ecosostenibile delle aree estrattive". Si tratta di un intervento importante perchè rap­presenta uno dei pochi esempi di recupero di area degradata che, come detto, correva il rischio di diventare una discarica. Per fortuna quella destinazione, anche per le proteste sol­levate dal mondo ambientalista, è stata ab­bandonata per poi giungere alla nuova e cer­tamente più qualificante azione di recupero del sito. Va detto, d’altra parte; che quella porzione di territorio è perimetrata all’interno del Sit, che sta per "Sito di importanza comunitaria", della Foresta Umbra, nonché nella zona di protezione speciale del Gargano e rientra nell’ambito della "Rete Natura 2000" oltre che nell”’Important Bird Area (Iba)". Un luogo, quindi, decisamente da valorizzare, come si conviene. Secondo quan­to previsto in progetto, i lavori, il cui importo ammonta a circa 400 mila euro, riguarderanno due componenti, quella ludica e quella pret­tamente naturalistica. Per quanto riguarda que­st’ultima, saranno realizzare opere di inge­gneria ambientale che permetteranno vari consolidamenti delle pareti con palizzate in legno di castagno, posa in opera di alberi e arbusti, ampliamento della tipica macchia mediterra­nea. Mentre la parte ludico-ricreativa sarà assicurata da interventi riguardanti la rea­lizzazione di aree di sosta attrezzate con tavoli, panche, tettoie in legno, cestini portarifiuti e segnaletica dedicata, edicole con tabella di­dattico esplicativa, totem informativo in pietra calcarea lavorata. E’ del tutto evidente, in ogni caso, che gli interventi non potranno esaurirsi con il completamento di quelli progettati ma, ipotizzando un piano più ampio, gli stessi, opportunamente adattati alla nuova realtà fo­restale e turistica, andrebbero completati con la realizzazione di altre attrezzature e percorsi nonché con l’aumento dell’efficienza ecologica delle aree forestali ricostituite. Il tutto, na­turalmente, finalizzate alla sempre più completa valorizzazione del sito.

Gianni Sollitto