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Sannicandro/ Il Comitato Cure Compassionevoli lancia un appello

 Il nostro Matteo Vocino in prima linea per la raccolta firme Il Comitato Cure Compassionevoli è costituito da persone (genitori di pazienti e adulti) che sono in lista agli Spedali Civili di Brescia, quelle già infuse e quelle che, purtroppo, ancora non hanno acquisito le ordinanze di autorizzazione dei giudici del lavoro.

Il Comitato Cure Compassionevoli,
in collaborazione con Alleanza, ha promosso una maratona per una
raccolta firme per la proposta di legge popolare, già depositata presso
la Cassazione e notificata sulla Gazzetta Ufficiale. La Proposta di
Legge Popolare, grazie alla Giurista Annalisa Cutolo, che ha curato e
studiato questo importante strumento di giustizia, mira all’accesso
delle cure compassionevoli, senza i limiti normativi attuali che violano
non solo gli articoli 2-3-29-30-32 della nostra carta Costituzionale, ma
che violano altri 7 articoli internazionali. Inoltre, la Proposta di
Legge Popolare, ha un duplice obiettivo, recuperare il diritto leso
dagli aventi diritto (ordinanze dei giudici di lavoro e agire sul
decreto legge e legge sulle cure compassionevoli) applicando lo
strumento legislativo per il diritto alla cura e all’equità della cura,
integrativo a tutte le azioni finora svolte. L’azione di tutela si
innesca quando, lo Stato e gli enti di rappresentanza, (in questo caso
nella fattispecie l’AIFA, la Regione Lombardia e gli Spedali Civili) non
svolgono appieno i loro compiti, essendo corresponsabili del diritto
leso. L’obiettivo è vigilare sulle azioni di governo istituzionali e
degli enti esigendo atti di chiarezza nei confronti dei cittadini, sia
risolutori che risarcitori. Quando i diritti sono lesi vanno
ripristinati. Serviranno 50 mila firme, raccolte non tramite i canali
internet ma nei luoghi pubblici su tutto il territorio nazionale, per
chiedere la responsabilità allo Stato di rispondere alla scelta fatta
nel 28 settembre 2011, quando venne firmata convenzione tra Stamina
Foundation e gli Spedali Civili di Brescia con il nulla osta dell’Aifa,
ma anche la corresponsabilità della Regione Lombardia e dell’AIFA
stessa. Sicuramente questa nuova iniziativa sarà da supporto e strumento
normativo alle tante associazioni e movimenti nati sul territorio
nazionale che difendono non solo il diritto alla vita, ma anche al
diritto di poter essere tutelati dallo Stato che si è fatto garante di
legiferare una sperimentazione, ma soprattutto per far rispettare il
principio che tutti i malati hanno gli stessi diritti. È illogico dover
pretendere di ricorrere ad un giudice affinché si possa disporre
l’autorizzazione a ricevere una terapia ad uso compassionevole…(non
tutti hanno le stesse disponibilità economiche), per non parlare del
fiume di denaro pubblico, gestiti dalla direzione del nosocomio di
Brescia che paga profumatamente un avvocato per opporsi alle sentenze
dei giudici che vanno a favore dei malati…una pratica che fotografa la
massima inciviltà che un paese democratico può mettere in pratica.
Questa campagna per la raccolta delle firme punta a ristabilire il
diritto leso dei malati che lo hanno acquisito e per quelli che invece
ancora lo attendono. Questa è l’Italia dei paradossi che fa scendere in
campo le stesse vittime dei vuoti legislativi e dei silenzi
istituzionali, per contrastare la violazione e sopruso sui malati e
soprattutto sui minori. Con la proposta di legge popolare si può gettare
le basi per difendere un diritto sancito dalla costituzione, un segnale
che dovrebbe essere condiviso da tutti i cittadini e non solo dai
malati. Mentre continua il governo a perder tempo con la commissione
conoscitiva sul caso Stamina, presieduto da una ricercatrice ora
senatrice all’interno della Commissione Igiene e Sanità, Elena Cattaneo
che ha molto da spiegare agli italiani quali cause sta perorando
all’interno del senato e dimostrare che non ledono con i molti conflitti
d’interesse che per etica e onestà intellettuale dovrebbe scongiurare,
il tempo inesorabile è il vero protagonista di questi valzer infiniti.
Ci sono troppe responsabilità istituzionali e sembra un gioco a chi
riesce a perder tempo, una mancanza di rispetto e serietà per le vite
preziose dei malati che chiedono solo il diritto ad una cura ad uso
compassionevole, giacché lo stato ne garantisce una palliativa che non
cura ma accompagna alla morte! I malati e i sostenitori del diritto alla
vita hanno messo in campo uno strumento democratico, un grande
insegnamento per chi ha dimenticato la sua funzione nel governo che
dovrebbe sempre avere in agenda questi principi. Il diritto e il potere
non possono essere alleati in una civiltà dove la democrazia e la sua
carta costituzionale sono i loro guardiani. La maratona per la dignità e
il rispetto alla vita ha preso forma. I cittadini insegnano ai politici
che la coscienza della collettività non è ancora assopita. Decidete che
fare. Avete due alternative. Perdervi dietro chiacchiere e racconti
infondati di giornali, giornalisti, media e blog che non dicono la
verità su questa maratona dei diritti (come non la dicono su ogni
settore che riguarda la vita e gli Interessi del popolo italiano),
oppure tirare fuori l’orgoglio e gli attributi e dimostrare che SIAMO il
popolo sovrano e che niente e nessuno si può permettere di umiliarci,
calpestarci, manipolarci. Per ciò che ci concerne è partita la campagna
di ammutinamento dei media nazionali. L’informazione sulla raccolta
firme verrà fatta esclusivamente utilizzando tutti i media locali,
liberi dai condizionamenti delle partecipate. Mi rifiuto di leggere, di
ascoltare anche solo un articolo dove ciò che leggo è tutta spazzatura
denunciabile! Contestualmente partirà la campagna di denuncia presso le
competenti autorità contro tutti quei giornalisti, quegli amministratori
di siti che ostinatamente diffondono informazioni ingiuriose, calunniose
e mendaci. La campagna più difficile da vincere non è contro le
istituzioni ma contro l’ignoranza. E l’ignoranza dei media non diventi
l’ignoranza dei cittadini italiani. Maggiori informazioni per la
raccolta firme le potrete trovare nel gruppo RACCOLTA FIRME PROPOSTA DI
LEGGE cure compassionevoli
(https://www.facebook.com/groups/raccoltafirme/). Firmare per difendere
il titolo salute è un diritto e un dovere di tutti cittadini.
Attenzione! Pena l’annullamento, saranno considerate valide solo le
firme dei cittadini maggiorenni residenti nel proprio comune di
appartenenza. Matteo Vocino (Matthew Littlevoice) Membro del Comitato
Cure Compassionevoli

sannicandro.org- Red. Ondaradio Sannicandro

 

 

 

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