Menu Chiudi

Ass. Sentimento Meridiano/Regno Due Sicilie: Marina mercantile e commercio internazionale (1)

Il regno era dotato di un’importante marina mercantile. Sia il commercio che l’industria (ed il nascente turismo di massa) infatti, concentrati principalmente nelle città costiere, si servivano dei trasporti marittimi forniti dalle numerose compagnie di navigazione e dallo stesso Stato che, oltre a solcare il Mediterraneo, compivano anche rotte oceaniche (soprattutto per raggiungere i paesi dell’Europa del nord).  Ad esempio, la società _Sicula Transatlantica_, dagli
armatori palermitani De Pace, si dotò del _Sicilia, un piroscafo a
vapore di costruzione scozzese, che collegò Palermo a New York
in 26 giorni, divenendo la prima nave a vapore italiana a giungere nelle
Americhe.

Nel 1734, anno in cui Carlo di Borbone assunse il titolo
di re delle Due Sicilie dopo l’epoca vicereale, le marine mercantili
napoletana e siciliana versavano in pessime condizioni. I porti minori
erano chiusi al traffico e le esportazioni ridotte al minimo. Per far
fronte a questa situazione re Carlo fece emanare una serie di norme e
disposizioni atte a rendere finalmente efficace la navigazione
mercantile nel suo Stato. Furono stabiliti regolamenti moderni per i
marinai ed i padroni e fu incrementata la cantieristica e l’istruzione
professionale nelle aree di più lunga tradizione marinara (come nella
penisola Sorrentina e nell’arcipelago Campano). Il nuovo corso
della marineria mercantile napoletana e siciliana fu determinato inoltre
dal potenziamento della Marina Militare (che provvide a debellare la
pirateria araba e balcanica), ed inoltre dall’eliminazione dei
privilegi doganali per i legni inglesi, francesi, spagnoli e olandesi
che procuravano problemi all’erario nazionale. A metà Settecento i legni
delle Due Sicilie ripresero a commerciare con i principali porti del
Mediterraneo, con occasionali viaggi oltre le Colonne d’Ercole.

Con l’avvento al trono di Ferdinando IV sul trono di Napoli
si consolidarono le norme introdotte sotto il regno di Carlo di Borbone,
furono potenziate le strutture al servizio della marineria mercantile e
furono sottoscritti nuovi trattati di commercio con i paesi
nordafricani, gli stati anseatici del Baltico e con l’Impero
russo, permettendo alle navi delle Due Sicilie di poter transitare
per i Dardanelli ed il Bosforo per raggiungere i porti del Mar
Nero. In quegli anni inoltre furono consolidati i rapporti
commerciali con tutti gli Stati del Mediterraneo, con il Regno Unito, il Portogallo, l’Olanda, la Danimarca e la Svezia.

La seconda metà del XVIII secolo segnò per il Regno delle Due
Sicilie la ripresa di una coscienza marinara, contrassegnata dal sorgere
di tutte quelle attività che decretarono l’inizio dell’evoluzione
verificatasi dopo il Congresso di Vienna, in cui il processo di
trasformazione della società napoletana impresse alla sua economia una
spinta in senso borghese. Durante il decennio francese le strutture
economiche e sociali del regno si rafforzarono, si consolidò la
borghesia, erede del baronaggio feudale ormai abolito, e soprattutto si
formò una nuova coscienza politica. Tornato sul trono Ferdinando I di
Borbone si conservarono le normative di epoca napoleonica, si diedero
premi ai legni che esportavano nei mari più lontani, nacquero le prime
compagnie di assicurazione e si incrementarono le costruzioni navali
nazionali. Negli anni ’10 dell’Ottocento la bianca bandiera delle Due
Sicilie, la prima in assoluto di uno Stato italiano, cominciò a
sventolare regolarmente anche nei porti americani del nord e del sud (è
da ricordare a questo proposito l’apertura della prima ambasciata
degli Stati Uniti in Italia, avvenuta a Napoli il 16 dicembre del 1796), nelle Antille e nelle Indie. Nel 1817 ci fu una conquista
tecnologica destinata a cambiare il modo di navigare: il principe di
OttajanoLuigi de’ Medici, ministro delle finanze, decise che il
reame avrebbe dovuto dotarsi di navi a vapore per la navigazione
mercantile. Le navi a vapore, che in quegli anni muovevano i primi passi
nei fiumi inglesi e francesi, si ritenevano all’epoca inadatte
all’utilizzo in mare aperto. Fu proprio nel Regno delle Due Sicilie che
probabilmente si decise per la prima volta di utilizzare navi a vapore
per la navigazione marittima. Così si commissionò al cantiere di
Stanislao Filosa, presso il forte di Vigliena a est di Napoli, la prima
nave a vapore del Mediterraneo: il _Ferdinando I_, di 213 tonnellate,
varato il 24 giugno 1818 e affidato all’alfiere di vascello Giuseppe
Libetta. Il primo viaggio fu tra Napoli e Marsiglia, passando per
Genova, Livorno e Civitavecchia: fu il primo viaggio in
mare aperto di una nave a vapore in Europa.

Con il regno di Francesco
I  si ebbe un ulteriore consolidamento della flotta mercantile delle
Due Sicilie: furono aumentati i vantaggi per chi esportava in America, fu incrementata la costruzione di navi a vapore (si organizzò
anche un servizio postale e di collegamenti su navi a vapore, il primo
di questo genere in Italia) e furono contratti nuovi accordi
commerciali. In particolare si ricorda l’accordo con la Sublime Porta che permise il libero transito delle navi di bandiera borbonica nel
Bosforo.

A cura di:

Michele Lopriore

Ass. Sentimento Meridiano

—————————————————————————

Informazione pubblicitaria

Fai fruttare i tuoi piatti con l’operazione FRU-TTI-SSI-MA
La frutta e verdura freschissima direttamente in tavola nel tuo albergo, ristorante, villaggio turistico o comunità
Basta telefonare allo 0884/70-00-85 per scoprire un mondo di genuinità, freschezza e risparmio.

…occhio al cestino anticrisi

TUTTO DA 0,89 a  0,99
DALLA FRUTTA FRESCA DI STAGIONE ALLE VERDURE DI GIORNATA

a Vieste in via Bovio  – il gran Risparmio è FRUTTISSIMA!!!

FIDATI…

Perché Fruttissima vende frutta e verdure con amore!

 

——————————————————————————————