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Il vertice sulla sicurezza: ” più forze dell´ordine a Foggia e in provincia”

Un accorato appello al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, affinchè intervenga concretamente per garantire più tranquillità a Foggia e alla sua provincia, da sempre nel mirino della criminalità organizzata e non.

E’ quanto richiesto dal Comitato dell’Ordine pubblico e sicurezza che si è riunito questa sera presso la Prefettura del capoluogo dauno.   All’incontro oltre al prefetto di Foggia  Luisa Latella, vi hanno partecipato il sindaco  Franco Landella, il procuratore capo di Foggia Leonardo Leone de Castris, il nuovo  procuratore capo di Bari Giuseppe Volpe, il coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Bari, Pasquale Drago, oltre ai comandanti di carabinieri, Guardia di finanza e il questore. "C’è tutta l’intenzione di ridare a Foggia quel senso di sicurezza che richiede ha spiegato" ai giornalisti il prefetto Luisa Latella che ha aggiunto "l’ottimo coordinamento delle forze di polizia a Foggia come è emerso nel corso della rapina che è stata sventata solo grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine". Nel corso del vertice il sindaco di Foggia Franco Landella ha chiesto maggiore attenzione al Ministero dell’Interno per la sicurezza  in città invocando l’arrivo di più uomini di polizia e carabinieri sul territorio. Da parte sua il primo cittadino ha anche annunciato un maggiore utilizzo degli agenti della polizia municipale magari anche con la possibilità di avere un presidio fisso in alcune zone calde della città. "I vigili – ha spiegato Landella-  devono tornare ad essere un presidio sul territorio ed è necessaria anche un’azione incisiva del comando della Polizia Municipale con un presidio permanente nei quartiere e sul territorio  anche per contrastare l’abusivismo e la contraffazione, ridando quel grado di sicurezza ai cittadini". Tra le altre iniziative avanzate da Landella  anche quella della possibilità di una "rimodulazione di una parte delle risorse economiche derivanti dal  Patto per le Città , di  circa 1 milione 700mila euro, che possono essere destinate alla realizzazione di un capillare sistema di videosorveglianza nelle aree più a rischio. Soprattutto nel quartiere ferrovia dove c’è un degrado sentito e con una presenza  di prostitute. Il comitato ha anche affrontato i recenti fatti di cronaca che si sono verificati negli ultimi giorni a San Giovanni Rotondo dove sono stati presi di mira alcuni esponenti politici.

 

 

 

 

 

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