La partenza di stagione è stata condizionata dal maltempo.
Bene il mercato straniero, male quello italiano. Sono queste le" sensazioni degli operatori, confermate, dai primi dati, seppure provvisori, riguardo all’andamento del turismo in Puglia. È stata una partenza molto condizionata dal maltempo, in particolare in occasione dei «ponti» di primavera e a Pasqua, ma anche quando l’estate è arrivata ufficialmente, pioggia e nuvole hanno spesso rovinato i programmi dei vacanzieri. «Comunque in tutta la zona del Sud Barese e di quella che possiamo definire, allargandola al massimo, la Valle d’Itria, stiamo riscontrando una tenuta e anche un leggero aumento in alcuni punti, se pur minimo», spiega Francesco De Carlo, presidente regionale e per la provincia di Bari di Assohotef-Confesercenti, associazione che riunisce circa 480 strutture. «Per esempio- sottolinea De Carlo abbiamo dei dati del polo del lusso che parlano di un aumento intorno al 6%, invece per le altre tipologie medie si – registra un aumento del 2,3 %. La fascia che sta soffrendo è quella un po’ più bassa, per la quale i turisti vogliono pagare ancora meno degli altri anni o non hanno proprio la possibilità di muoversi». Insomma il territorio «sta mostrando una varietà notevole in un periodo così difficile. Per le località del Salento e del Gargano i dati di Assohotel-Confesercenti registrano numeri «sempre di grande interesse però – con più difficoltà». Probabilmente quest’anno, oltre alla crisi, ci si è messo anche il fattore maltempo. «Il Salento e il Gargano· continua De Carlo, offrono ancora il mare come prodotto prevalente. Gli italiani si muovono meno, hanno un budget più ridotto e comunque preferiscono decidere all’ultimo momento, quindi il maltempo può creare qualche problema in più a quelle località. Mai come quest’anno, secondo me, eravamo pronti, le spiagge erano state pulite, ma il tempo non ci ha aiutati. Le località di mare, spiega, hanno sofferto di più: gli stranieri che. avevano già prenotato non hanno cambiato destinazione ma gli italiani che potevano decidere hanno valutato diversamente, non sono partiti o hanno rimandato». In ogni caso sono confortanti i dati degli arrivi degli stranieri confermati anche dal grande interesse per la Puglia di riviste internazionali di settore e non) che però non compensano le difficoltà del mercato italiano, frenato certamente dalla crisi. De Carlo manifesta un certo scetticismo per i dati forniti dalla Regione Puglia a fine maggio che si riferivano ai primi mesi dell’anno. «Ognuno – dice – li può piegare e interpretare come vuole. Certamente c’è un dato che nessuno può contestare: quest’anno, in generale in Italia ma in – Puglia in particolare, il mercato estero- – sta aumentando in modo interessante e certamente, se avremo una crescita, sarà legata soprattutto, direi quasi esclusivamente, all’arrivo degli stranieri».