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Sul Gargano la casa mondiale del folklore

A San Giovanni Rotondo la sede dell’lGF ora in Romania. Il paese di Padre Pio crocevia delle culture multietniche legate alle tradizioni popolari dei paesi di tutto il mondo.

Culture ancestrali, canti che si perdono nella notte dei tempi, ritmi e­ melodie che affascinano. Ingredienti che fanno del Gargano una terra misteriosa e nello steso tempo di straordinaria bellezza dove sonorità e aspet­ti coreutici sono ingredienti unici, ricercati e studiati in tutto il mondo. Un bagaglio di culture a cui in questi giorni viene tributato un nuovo, importante riconoscimento: a San Giovanni Rotondo trove­rà casa la sede mondiale dell’Igf, la Federazione mon­diale del folklore. Uffici, strut­ture operative, cento culturale e biblioteca multietnica per dare la possibilità a studenti e ricercatori di incontrarsi e confrontarsi sui loro percorsi. Ma anche un laboratorio pro­gettuale dove idelizzare "cantieri" tra le culture popolari. dei vari paesi che fanno parte dell’Igf. È il frutto di una intesa tra l’amministrazione comunale del centro garganico con in testa il sindaco Luigi Pom­pilio, i vertici delle Federa­zioni internazionale e nazio­nale guidate da Dorel Cosma e Benito Ripoli. La sede dell’IGF e della Fitp troveranno sede in un vecchio sito religioso del ‘700, in piazza ne Mattias, nel cuore del centro, storico del paese noto anche per Padre Pio. Sito da poco ristrutturato e riportato al suo antico splendore. Domenica 3 agosto l’inau­gurazione. «È il giusto rico­noscimento alla cultura della ­nostra terra – commenta il sindaco Pompilio -. San Gio­vanni Rotondo e il Gargano – hanno le peculiarità per es­sere al centro di un nuovo modo di concepire il folklore. E noi come amministrazione municipale abbiamo inteso contribuire a una nuova – forma di sviluppo territoriale. La  struttura messa a disposizio­ne della comunità con una unità di intenti senza eguali – permetterà a tanti giovani ricercatori della nostra città e del promontorio di formarsi e diventare a sua volta testi­monial – della nostra tradizione. Una buona occasione per creare anche posti di lavoro e portare a San Giovanni Ro­tondo tanti ricercatori che qui avranno la possibilità di com­pletare la loro formazione o ultimare i loro percorsi ac­cademici». Ricerca e non solo. «Sarà anche una cabina di regia – commentano Cosma e Ripoli – dove le idee si confronteranno nel solco di un impegno riconosciuto da tutti. Non man­cheranno gli apporti- scienti­fici con la creazione di una Biblioteca multilingue ma an­che un laboratorio progettuale per lavorare con idee inno­vative».

Antonio D’Amico