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Vieste/ Don Tonino Baldi: “Perché le nostre lacrime diventino seme di gioia…!”

Tanta gente, con la preghiera, ha voluto testimoniare la sua solidarietà partecipando ai funerali di Mario Nardella. Quando succedono avvenimenti così tragici non ci si può non commuovere ed essere solidali.

 

Mi ha trovato perfettamente d’accordo la decisione dell’Amministrazione Comunale di Vieste di proclamare il lutto cittadino in contemporanea allo svolgimento delle esequie di Mario. Il lutto ed il silenzio infatti sono stati motivo in più per noi tutti per una nuova partecipazione al dolore che stiamo provando in questi giorni di terribile tragedia.
Tuttavia vado sempre più convincendomi che  il lutto ed il silenzio devono anche e soprattutto diventare motivo di riflessione e di decisa posizione contro questa rapina mortale ma anche contro tutto il degrado morale che la nostra città, purtroppo, sta vivendo in questi ultimi anni e nel quale particolarmente le giovani generazioni rischiano di essere male educate. Non si può, infatti parlare di degrado morale solo quando c’è una rapina o quando ad essa segue un fatto di sangue e di morte.
Certamente ciò che è accaduto e i furti, di cui la cronaca nera della nostra città sta riempiendo le sue pagine, fanno paura a tutti, sperando di non essere mai nel turno di coloro che sono puntati dalla malavita locale.
Tuttavia se degrado è non rispettare le regole di una civile e pacifica convivenza allora bisognerà farsi davvero un lungo e profondo esame di coscienza perché nel non rispetto delle regole ci sono un bel po’ di persone.   

Infatti:
C’è chi potrebbe dare lavoro a chi ne ha davvero bisogno eppure gli chiude la porta del suo cuore. Anche questo è degrado!
C’è chi non da’ il giusto salario a chi ha lavorato producendo onestamente. Anche questo è degrado!
C’è chi, pur essendo assunto secondo tutte le regole, non produce e non porta avanti il lavoro in piena onestà. Anche questo è degrado!
C’è chi – anche tra gli adolescenti – manca di rispetto verso le  persone, di qualsiasi età, producendo noie, anche con lo schiamazzo notturno soprattutto estivo. Anche questo è degrado!
C’è chi non rispetta gli ambienti in cui tutti vivono, producendo sporcizia o manomettendo gli habitat con vandalismi di ogni sorta. Anche questo è degrado!
C’è chi non accetta la vita dei bambini appena concepiti e ne proclama la condanna a morte con l’aborto, che rimane sempre un delitto contro la vita innocente. Anche questo è degrado!
 C’è chi non accetta la difficile e pesante vita degli anziani, lasciandoli soli o quasi abbandonati in un ospizio o in un ospedale. Anche questo è degrado!
C’è chi parcheggia i propri figli, bambini o ancora adolescenti, davanti ad un televisore o a un computer o a un tablet o a un cellulare ecc. per ore e ore senza alcun controllo e senza alcun dialogo. Anche questo è degrado!
C’è chi approva che i propri figli facciano esperienze illecite pur di dimostrare la loro forza e la loro superiorità. Anche questo è degrado!
C’è chi, pur chiamato dagli enti scolastici ed ecclesiastici si dimostra apatico ed indifferente nella collaborazione educativa delle giovani generazioni. Anche questo è degrado!
C’è chi non si accorge che i propri figli stanno vivendo tormenti e disagi o tornano a casa con il nauseante odore dell’alcool o del fumo, anche dello spinello che è porta aperta al mondo delle droghe pesanti  ed allucinogene. Anche questo è degrado!
C’è chi non si accorge o permette che i propri figli vivano lo sballo del sabato sera tornando spesse volte a casa in ore troppo notturne o addirittura quasi diurne. Anche questo è degrado!
C’è chi permette che i propri figli arrivino a premature esperienze sessuali trattando il sesso come se fosse solo un puro gioco ed un divertimento. Anche questo è degrado!
L’elenco potrebbe ancora essere lungo. Ma preferisco fermarmi qui.
 Allora può sconcertarci solo la rapina e quella a mano armata? Tutto il resto non crea forse anche altro sconcerto?
Fino a quando non usciamo fuori da questi tanti e continui degradi, forse il lutto non si può ancora revocarlo perché lo sconcerto, per quanto sta succedendo, ancora continua…
Vieste ha davvero bisogno di una nuova conversione, perché le lacrime dei suoi figli diventino seme di gioia…!

Don Tonino Baldi