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Rodi/ Petrosino il segretario in pensione fattosi tutt’uno con AndreaniTributi

Non lascia e a Termoli indaga la Finanza sulla sua assunzione.

 

Non tendono a placarsi gli animi dopo la denuncia di Lino Terlizzi, segretario del Pd di Apricena, secondo il quale ci sarebbe un giro di tangenti nel suo Municipio, e l’articolo del l’Attacco di sabato, in cui si descriveva il legame forte tra l’ex vicesindaco della giunta D’Anelli a Rodi, ex segretario comunale ed attuale consulente esterno dei Comuni di Apricena e Termoli, Donato Petrosino, e la società di riscossione tributi di Macerata, la Andreani Tributi. La polemica nasce da due dati di fatto: il primo, come ha fatto emergere Terlizzi, riguarda le modalità di assunzione al Comune apricenese di Petrosino; il secondo, invece, è associato al fatto che ovunque sia stato presente Petrosino, lo stesso Municipio abbia affidato l’incarico di gestire la riscossione tributi alla Andreani Tributi srl di Macerata. L’assunzione strapagata Donato Petrosino, dopo aver vinto un concorso a Bari per segretari comunali, comincia a lavorare nel suo territorio, il Gargano. Ricopre il ruolo di segretario generale del Comune di Lesina, oltre a vari lavori a Rodi, Isole Tremiti, Mattinata, Peschici, Termoli, ove concluderà prima della pensione. Ma dopo aver finito di lavorare, Petrosino viene chiamato a fare da consulente esterno dagli amministratori termolesi e apricenesi, e la sua assunzione finisce al centro di numerose polemiche. Il motivo? Dato il suo status di pensionato, e dato che ha lavorato nel pubblico, non dovrebbe percepire alcuna parcella, invece, come lamentano Terlizzi e l’ex sindaco di Termoli, Antonio Basso Di Brino, l’ex vicesindaco rodiano guadagna 3.045 euro lordi al mese. “Il Governo Renzi vieta di assegnare incarichi di studi e consulenza a chi è in quiescenza. Con la delibera di consulenza, si assegna la quasi totalità della gestione del Comune a un esterno quando all’interno dell’ente esistono professionalità in grado di svolgere le stesse mansioni. Ma c’è di più. Perché assegnare a un  consulente le mansioni del segretario generale? È una situazione anomala e su questo andremo fino in fondo” ha detto Di Brino.
L’esposto e l’arrivo della Finanza
Di Brino da seguito a quanto annunciato, e presenta un esposto in Procura, come lui stesso dichiara: “"Il bando effettuato dal Comune per la contrattualizzazione di Petrosino è un avviso già viziato all’origine” ha spiegato Di Brino, e ancora “Una procedura in cui non erano state inserite tutte le categorie professionali, l’importo superava i 40 mila euro, non si trattava di un appalto di servizi come invece era stato presentato. Le sottolineature, insomma, c’erano tutte. Con l’affidamento a Petrosino, si sono aggiunte altre  incomprensibili situazioni già evidenziate. Noi abbiamo svolto il nostro ruolo di consiglieri di minoranza, ci siamo rivolti all’autorità giudiziaria dopo aver chiesto di correggere la documentazione e non è stato fatto”. La Finanza, dopo l’esposto di Di Brino e degli altri consiglieri di minoranza del Comune basso-molisano, è stata incaricata di perquisire gli uffici comunali e prelevare quanto potesse essere utile agli inquirenti per sbrogliare questa difficile matassa. Ad oggi, però, ancora non si conoscono i dettagli dell’operazione e lo stato delle indagini.
Il rapporto con la Andreani e i problemi ai Comuni garganici
Abbiamo già raccontato che Petrosino, ovunque abbia svolto il suo lavoro, si sia portato dietro la Andreani Tributi. Anche oltre regione, in Molise, precisamente a Termoli – la Andreani opera anche a Campomarino – dove la società di Macerata gestisce ancora il servizio di riscossione dei tributi per conto del Comune. I casi più fastidiosi per gli amministratori, però, si registrano a Rodi Garganico e Peschici. Il sindaco rodiano Nicola Pinto preferisce non commentare la questione, anche se con molto dispiacere parla delle continue delibere di pagamento del Comune che continua a pagare la Andreani. A Peschici, invece, Franco Tavaglione si è visto sottratto diverse centinaia di migliaia di euro dalle casse comunali pochi giorni prima di essere rieletto primo cittadino del centro garganico. “Proprio pochi giorni prima che ritornassi sindaco, è stato fatto un pagamento all’Andreani piuttosto oneroso. Che dobbiamo fare, cercheremo di rimediare anche a queste spese” ha sentenziato laconico il sindaco. Intanto, non riusciamo a metterci in contatto con l’ex vicesindaco rodiano, che pare voglia adire le vie legali.

G.F. Ciccomascolo
L’Attacco