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Rifiuti Gargano sul treno: tutto bene ma…

Consulenze eccellenti per costi da dimezzare. La variabile discarica di Cerignola.

 

 Quaranta-cinquanta milioni di euro per attrezzare le stazioni e portare i vagoni ferroviari di spazzatura dal Gargano alla di­scarica di Cerignola e passare dai 47 euro a tonnellata del trasporto su gomma dei rifiuti ai 20,10 del trasporto su rotaia. È questa la cifra necessaria per realizzare una delle priorità del piano re­gionale dei trasporti, pubblicato sul Burp del 28 aprile 2015, che fino al 2019 ha programmato di privilegiare il ferro rispetto alla gomma. I fondi europei in arrivo dovrebbero garantire la fattibilità dell’opera, in­sieme al cofinanziamento delle Ferrovie del Gargano. Non solo loco­motori e carri, ma anche in­frastrutture e stazioni di scambio per favorire il trasporto integrato gomma-ferro. Il progetto poi potrebbe essere esteso ad altre realtà .Il tutto per razionalizzare e rilanciare il trasporto ferroviario, che pur costando 3 volte quello su gomma viene ri­tenuto meno inquinante e più eco­sostenibile. Tutto bene se non fosse che l’idea presentata dalle Ferrovie del Gargano e fatta propria dalla giunta sia stata accettata senza alcuna procedura pubblica e con l’Ing. Stefano Ciurnelli presiden­te della TPS Pro SRL a collaborare con la Regione nella stesura del piano recentemente approvato. L’ingegnere infatti, già consulen­te di quasi tutte le Ferrovie se­condarie pugliesi da tempo col­labora con la Regione nella re­dazione dei piani. Ciurnelli, ha infatti vinto una gara con la sua società nel 2009 per una consu­lenza (199.000 euro) da fornire alla Regione Puglia: quell’incarico gli è stato prorogato fino al 2015 con determine dirigenziali senza gara e con cifre sotto soglia al di otto di 40.000 euro per un totale di oltre 474.000 euro. Un grande tecnico, dunque , che conosce molto bene il traspor­to pubblico in Puglia e che lo ha condizionato in questi anni, for­nendo i servizi della sua società anche ad altre committenze; magari incorrendo qualche volta in conflitto di interesse. Tutto ha inizio con la delibe­razione 204 del consiglio regiona­le del 8\10\2013 che approva il pia­no regionale di gestione dei rifiuti urbani. promuovendo lo sviluppo dei servizi pubblici locali a rile­vanza economica, con particolare riferimento al servizio per la rac­colta, spazza­mento e tra­sporto dei ri­fiuti. Il piano parla anche di "una razionaliz­zazione dei co­sti di trasporto attraverso l’implementa­zione della modalità ferroviaria. Un’occasione unica per le Fer­rovie del Gargano, che presenta­no alla giunta un progetto per il trasporto di rifiuti solidi urbani con modalità ferroviaria, proget­to condiviso dai Comuni dell’ ARO5 di Foggia. La giunta senza alcuna osser­vazione prende atto e accetta il progettò. Si prevede la raccolta di rifiuti indifferenziati presso due centri di compattazione, Aprice­na e San Severo Ischitella, e il loro trasferimento, attraverso la linea ferroviaria San Severo-Rodi- Pe­schici, all’interporto di Cerignola per il successivo trasporto in di­scarica. Il progetto prevede la pos­sibilità di estendere il trasporto ferroviario anche ai Comuni non appartenenti all’ Aro5 di Foggia, ovvero Vieste, Apricena, Poggio Imperiale, San Severo, Torremag­giore, San Paolo Civitate e Ser­racapriola. La delibera di Giunta 1511 del 2014 sancisce la bontà del progetto e invita l’esecutivo a trovare le risorse per supportarlo. Le mo­tivazioni fanno riferimento alla raccolta differenziata, al riciclo e alla necessità di razionalizzare i costi di trasporto nelle realtà della Puglia, dove la logistica dei tra­sporti è ostacolata da condizioni particolarmente svantaggiate (Sub Appennino Dauno, Garga­no). Si auspica per i rifiuti so­lidi urbani dei paesi del Gargano, in trasferimento degli stessi su vagoni ferroviari nella discarica di Cerignola. Puglia all’avanguardia in Italia, si sostiene, così come avviene in Svizzera, Olanda e Francia. La realizzazione del progetto com­porterà per Ferrovie del Gargano un investimento di circa 17 mi­lioni di euro, mentre la Regione metterà a disposizione un milione e mezzo di euro, provenienti da fondi Fesr, per l’adeguamento del­le infrastrutture e l’acquisto dei container; Ferrovie del Gargano dunque vanno avanti con i pro­getti iniziati con il treno tram Fog­gia-Lucera e proseguiti con la gal­leria di San Nicandro (Monte Tratturale). L’idea della Regione, del resto, è quella di estendere la sperimentazione che partirà a breve nel Gargano anche in altre zone della Puglia, come ad esempio l’area dell’Alta Murgia. Avere un vettore unificato che trasporta i rifiuti di tutto il ter­ritorio garganico lungo un percorso di 120 chilometri, significa avere una capacità di controllo sul ciclo dei rifiuti inconcepibile con il sistema di trasporto precedente. Una vera e propria rivoluzione secondo il Presidente delle Fer­rovie del Gargano, Vincenzo Scar­cia che farebbe risparmiare fino al 40% del costo di trasporto dei rifiuti e che potrebbe essere este­so ad altri Comuni. Autocarro-fer­ro,autocarro-discarica, così come avviene in Svizzera e in Francia, eviterebbe inquinamento. «Le Ferrovie del Gargano – ribadisce Scarcia – si sono già dotate di due locomotori diesel elettrici, carri e casse mobili per iniziare il ser­vizio almeno con l’Aro5. La mag­gioranza dei comuni dell’ Aro4 è pronta a fare altrettanto». «Purtroppo la potestà esecutiva spetta ai Comuni – continua Scar­cia – anche se la regione ha già , dato indicazioni in proposito. I rifiuti sono di proprietà dei Comuni e la mobilità su ferro degli stessi potrebbe far risparmiare molti soldi ai cittadini». «Siamo da 70 anni sul mercato – continua – Scarcia – e guardiamo sempre avanti». Con la deliberazione della Giunta del 2 aprile 2015, n. 676 avente per oggetto Adozione delle proposte di Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015-2019 e dì Piano Triennale dei servizi 2015-2017 la mobilità dei rifiuti su ferro potrebbe diventare realtà e magari estendersi ad al­tre ferrovie. Più ferro e poca gom­ma anche se costa molto meno: questa la filosofia del trasporto pubblico pugliese. Il nuovo siste­ma di trasporto, dei rifiuti che doveva diventare operativo entro l’inizio del 2015, dovrà ancora at­tendere. Le risorse devono arrivare così come gli accordi con i Comuni proprietari dei rifiuti. L’impegno economico è note­vole, ma anche i ricavi lo sareb­bero per una società che dal tra­sporto su ferro da anni ha costi di gestione notevoli per una tratta breve e accidentata. Tutto bene, ma quando la di­scarica di Cerignola e le altre sul territorio i esauriranno, cosa succederà del progetto e dei rifiuti del Gargano?

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Ristorante il Capriccio
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