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Volete conoscere ortaggi pugliesi? Ora potete cercarli su telefoni e tablet

Grazie al progetto finanziato dalla Regione. ricercatori e professori delle università di Bari, del Salento e di Foggia insieme all’Istituto di Bioscienze e Biorisorse del capoluogo hanno passato al setaccio le campagne pugliesi per individuare le specie e catalogarle. Quanti pugliesi hanno mai mangiato il cavolo riccio (noto come cavole rizze) o il mugnolo (un altro tipo di cavolo), la carota di Tiggiano o le cicorie catalogne di Galatina e Molfetta? I più ignorano l’esistenza stessa di questi ortaggi, che però costituiscono il prezioso patrimonio orticolo pugliese. Ebbene. Oggi per salvarli e conoscerli c’è un progetto finanziato da Regione Puglia e Ue, «Biodiversità delle specie orticole della Puglia (BiodiverSO)», che si avvale anche di una app. In pratica, ricercatori e professori hanno passato al setaccio le campagne pugliesi per individuare le specie orticole pugliesi, salvarle e catalogarle.

Il progetto
La società Eco-logica ha poi realizzato l’applicazione «BiodiverSO» – scaricabile gratuitamente su tablet e smartphone, funzionati con i sistemi operativi android e ios – per catalogarle. Ci ha lavorato un’équipe che conta tra i quindici partner le tre università pugliesi di Bari Aldo Moro, di Foggia e del Salento e l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Bari (che fa riferimento al Cnr). Nell’ambito del progetto «Biodiversità delle specie orticole della Puglia (BiodiverSO)» – coordinato dal professor Pietro Santamaria del dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali dell’Università di Bari – gli esperti hanno scandagliato le campagne pugliesi per ritrovare le varietà autoctone, catalogarle, studiarle e conservarle, grazie all’aiuto degli agricoltori che hanno conservato i semi delle colture tradizionali. Tutto questo sforzo, però, sarebbe quasi inutile se non servisse a salvare queste colture dall’estinzione.
L’utilizzo
Grazie all’uso dell’applicazione messa a punto da Eco-logica si potranno scoprire le varietà locali pugliesi, imparare a riconoscerle attraverso le foto, ma soprattutto interagire direttamente con il progetto segnalando una “nuova” varietà o proponendo una ricetta. “Perché una carota o un broccolo – spiegano gli ideatori del progetto – ci salverà”. Attualmente le varietà classificate come “a rischio di estinzione o erosione genetica” sono 46, ma l’elenco è continuamente aggiornato e arricchito anche sul sito del progetto www.biodiversitapuglia.it. Esiste anche una pagina Facebook, sulla quale vengono riportati i risultati in continua evoluzione. La app è già disponibile per il download nel sito dedicato alla biodiversità pugliese a questo indirizzo: http://biodiversitapuglia.it/scarica-la-app/