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La perizia del Tango e apprezzo d’Ischitella del 1661 – Prima parte –

Citata dal Cannarozzi,ma mai  rinvenuta,ne sono adesso in possesso grazie a Vincenzo Civitavecchia ,bibliotecario di Sannicandro e l’architetto Ettore Ventrella  a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti e anche quelli degli ischitellani.

 

 Tratta dal V volume del Patrimonio dell’Ill.mo Principe d’Ischitella  che costituisce una minima pare di tutto l’archivio personale e inedito della famiglia dei Principi Pinto. Figliola Act. Mag.re
Il 2/3/1771 fu tratta dal processo del volume dei creditori dell’I.llmo Princpe d’Ischitella e Marchese di Peschici.
Ma  andiamo al giorno della sua  creazione.
Il  giorno 28/7/1661 a Napoli Onofrio fu chiamato  per fare il seguente tabulario.
Per decreto del S.R. C.  gli fu ordinato l’apprezzo della terra d’Ischitella e di Peschici  per tabulario eligendo previo bussola  con l’intervento del regio Con P. re Don Giovanni Vallenella  a procedere all’apprezzo predetto e si conferì agli Avv. Don Geronimo  Gianfranchi  e Salvatore Ciavarella per i creditori di Foggia dove avevano trovato  il detto Giovanni Con.re (compassore) e giunti partirono per detto apprezzo prima nella terra d’Ischitella  e poi in Peschici.
Fatto tutto quello che era necessario fare da noi si riferisce nel modo seguente:
In primis la terra d’Ischitella è situata nella capitanata,distante dalla città di Napoli ,capo del regno,per la strada del Cardinale,Monforte,Avellino,Pratola,Grottaminarda,Ariano,Bovino,Foggia,Manfredonia,Monte sant’angelo,capino,miglia 142, e per la strada di San Giovanni 120,e per la Marina dove si può andare in carrozza miglia 105,da Carpino miglia 8,da Vico miglia 3,da Rodi miglia uno e mezzo,,da Peschici miglia 8 e dal mare Adriatico 2 miglia in circa,
Già detta terra edificata sopra una collina di i pietra bianca e si entra in essa da due porte ,una nella parte di levante e l’altra di Ponente ,le quali si serrano di sera,ed è detta terra murata nell’abitazioni di essa intorno per la porta di Levante ,dove si trova dalla sinistra il castello ed alla destra si trova una piazza che viene dall’incontro della porta di detto castello,nella quale vi è un albero di teglia grande che dà fresco l’estate e intorno ci sono mura dove si siedono gli abitanti ,dal quale si godono lontani i paesi ,e la Marina,appresso si trova un palazzo diruto  dell’utile signore ,che a causa del terremoto è cascato e n’è rimasto il carcere e il trappeto.
Giuseppe  Laganella.

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Fanfara dei Bersaglieri aperte le iscrizioni

Dopo la costituizione della sezione "Bersaglieri di Vieste gen. Michele Bosco", la presidenza ufficializza anche la costituzione di una FANFARA.

Chi volesse parteciparvi può contattare:

Giuseppe: 339/2094352
Francesco: 348/ 4796108
Gabriella: 334/3581816

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