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Federbalneari: «Difficile aprire i lidi tutto l’anno»

«La Soprintendenza continua a chiederci di smontarli a fine stagione».

 

 Non esiste un problema di sicurezza delle acque di balneazione, perché i controlli già previsti ed effettuati sono più che sufficienti a ga­rantire il rispetto delle norme di legge anche oltre l’estate, il vero ostacolo al mantenimento dell’apertura per 12 mesi l’anno dei lidi balneari riguarda lo smontaggio delle strutture imposto dalla Soprintendenza al Paesaggio, A dirlo è il vicepresidente di Federbal­neari Puglia, Fabrizio Santorsola, che replica al consigliere regionale di For­za Italia, Giandiego Gatta, secondo cui la nuova ordinanza balneare della Re­gione sarebbe in gran parte «un bluff» perché non risolve i problemi eviden­ziati dal comparto, Tuttavia, secondo Federbalneari, «siamo forse alla fine di un calvario che non giova né alle aziende balneari né all’intero settore turistico». Il caso è scoppiato un mese fa, quan­do – dopo un articolo di giornale – Emiliano ha garantito che avrebbe eli­minato dall’ordinanza balneare il di­vieto di effettuare bagni in mare al di fuori del periodo (1° maggio-30 set­tembre) coperto dalle analisi Arpa. Un divieto illogico, perché non-vale sulle spiagge libere, e dunque difficilmente comprensibile dai turisti che sempre più scelgono la Puglia fuori stagione. «Il problema delle analisi – spiega San­torsola – in realtà è stato risolto con la esatta lettura della cadenza dei con­trolli da parte dell’ Arpa sulla balnea­bilità delle acque. I controlli sono au­mentati nei mesi caldi, per la tem­peratura crescente dell’acqua del ma­re oltre che per l’aumento del numero di presenze nelle stazioni balneari: so­no fattori che possono creare criticità con proliferazione di batteri pericolosi, perla salute. Durante i restanti mesi le acque sono comunque controllate e, in caso di valori fuori norma, potrebbero scattare divieti di balneazione anche nei mesi invernali». Resta invece il nodo delle strutture stagionali. «Il consigliere Gatta -pro­segue Santorsola – ha colto il vero problema che attanaglia la categoria dei balneari, ovvero il divieto di man­tenere per tutto l’anno le strutture balneari che per legge devono essere smontabili. Da anni ormai la Regione ha dato ai lidi la possibilità di restare aperti per 12 mesi l’anno, mentre la Soprintendenza impone lo smantella­mento delle strutture "a fine stagione" ignorando che la stagione balneare è adesso per legge di 365 giorni l’anno. A quanto pare, infatti, la Soprintendenza non ritiene sufficiente nemmeno l’or­dinanza balneare che indica già da alcuni anni la durata della stagione dall’ l gennaio al 31 dicembre». San­torsola ricorda che negli anni la questione è stata più volte affrontata nelle aule del Tar, «che puntualmente an­nullatale imposizione della Soprin­tendenza», e che «è stata emanata dal Ministero una circolare che ha suggerito all’ente preposto al controllo del paesaggio un comportamento diver­so», per consentire «il mantenimento delle strutture sul mare per tutto l’an­no ribaltando così tale distorta visio­ne» da parte dei tecnici. Santorsola fa poi un plauso all’at­tività dell’assessorato al Turismo: «Con i tavoli di lavoro denominati "Pu­glia 365" è già palese l’intento di de­stagionalizzare l”’incoming” da tutto il mondo: in questi incontri si crea la missione di rendere fruibile la nostra regione per tutto l’anno. L’assessore Capone, sollecitata da Federbalneari, ha già in calendario un incontro con il responsabile della Soprintendenza re­gionale con l’obiettivo di eliminare la tagliola di una "fine stagione" che in realtà non esiste più».

 

 

 

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