Il 2017 non porta buone notizie per i pugliesi destinatari degli assegni di cura regionali. Si tratta di persone malate di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), atrofia muscolare spina1e (Sma) e patologie affini, nonché di malati definiti gravissimi non autosufficienti, ovvero in coma vigile o dipendenti da macchinari. I 20 milioni messi a disposizione dalla Regione per quest’anno non sono sufficienti a garantire l’assegno a tutti i 2.711 pazienti individuati negli anni scorsi, considerato che il Consiglio di Stato ha imposto il livellamento delle posizioni dei beneficiari, che fino a pochi mesi fa erano divisi tra malati di Sla, a cui venivano erogati 1.100 euro mensili, e altri, che ne ricevevano invece 600.