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Un Manifesto per il Parco chiede di fare sintesi. “Troppi sei nomi: sindaci e associazioni ambientaliste convergano su due”

Lo scorso 5 marzo presso il Centro Visite di Lesina, abbiamo promosso una
riunione aperta alle associazioni per continuare a parlare del futuro del
Parco Nazionale del Gargano. Il dibattito è stato seguito anche dalla
troupe di Report, il noto programma d’inchiesta, che sta realizzando un
servizio sulla gestione dei Parchi Nazionali in Italia. Alle telecamere di
Rai3 abbiamo parlato dell’iniziativa del Manifesto e di come vorremmo che
fosse gestito un ente così strategico per il nostro territorio e il nostro
futuro. Con lo stesso spirito propositivo e collaborativo con cui ci siamo
rivolti ai sindaci chiedendo loro di prendere una posizione sul Parco,
abbiamo ascoltato gli intervenuti appartenenti a diverse associazioni (tra
i presenti anche Marco Lion, rappresentante delle associazioni
ambientaliste nel consiglio direttivo dell’ente Parco). Per le associazioni
ambientaliste è stata un’occasione di presentare un documento di risposta a
quello dei sindaci contenente una nuova terna di nomi per la presidenza del
Parco. Noi promotori del Manifesto, Domenico Ottaviano, Felice Piemontese e
Domenico Sergio Antonacci chiediamo alle rispettive parti di fare
rispettivamente una sintesi. Non abbiamo mai voluto entrare nella questione
nomi, sapendo benissimo che questi avrebbero diviso, ma sei nomi sono
troppi e sono la dimostrazione di un territorio e di una comunità deboli.
Per questo chiediamo che i sindaci e le associazioni, dimostrando maturità
e senso di responsabilità, convergano su due nomi, anche al fine di
scongiurare scelte calate dall’alto conseguenti alla divergenza di idee. I
sindaci, nostri rappresentanti, non possono peccare di presunzione pensando
di poter dare in modo esclusivo indicazioni, tantomeno le associazioni e la
comunità possono ignorare l’autorevolezza della rappresentanza democratica
dei sindaci; si rende necessario, quindi, instaurare un dialogo costruttivo
e propositivo tra le parti con il solo fine del bene per il territorio. Le
parti non possono non rispondere al nostro appello dopo il cammino fatto
insieme, così facendo dimostrerebbero, ancora una volta, di essere più
attenti a spartirsi la poltrona che a guardare al futuro del promontorio.
Non accetteremo un no o un silenzio alla nostra richiesta, dato che questo
significherebbe incapacità di ascoltare i cittadini e soprattutto non
essere in grado di collaborare veramente per una nuova visone di parco
volta a superare i campanili e le visioni personali. Noi, rappresentanti
della società civile, ci concentreremo ancora sui contenuti della futura
azione di governo, preparando un corposo documento alla fine delle
Camminate per il Parco che consegneremo al Presidente. Domenica 12 sarà la
volta del percorso “Torri e trabucchi” che si snoderà sulla costa tra
Peschici e Vieste in un percorso di conoscenza e studio degli elementi
naturali, culturali e delle criticità che insistono sulla costa del
Gargano. Anche se le iscrizioni sono chiuse gli amministratori dei comuni
costieri sono invitati a partecipare per ripensare insieme il Parco.

Per il comitato promotore

Felice Piemontese – piemontese.f@gmail.com <piemontese.f@gmail.com>

Domenico Ottaviano – domenico.ottaviano@yahoo.it
<domenico.ottaviano@yahoo.it>
*Domenico Sergio Antonacci – info@amaraterra.com <info@amaraterra.com>