Mi scuso innanzitutto per questo sfogo prettamente personale con i lettori di OndaRadio ma è doveroso per me esprimere un dissapore riguardo un episodio accaduto con un’associazione musicale viestana. Parto dal presupposto che la compassione non fa parte della mia persona in quanto ho imparato con la sofferenza a trasformare le debolezze che la vita mi ha presentato in un unica parola “FORZA” , la stessa che mi porta in questa sede a fare una domanda alla quale sarebbe doveroso rispondere! Può essere possibile escludere da un complesso bandistico un bimbo entusiasta che attende l’occasione di uscire tra la gente, di suonare ciò che ha studiato, all’improvviso, senza una giustificazione e con l’esclusiva di questa superficiale scelta? Mio figlio che nulla ha in meno di altri bimbi si è trovato fuori e la sua tristezza non poteva far altro che scaturire in me, che sono la sua mamma, un sentimento di rabbia, anzi di compassione nei confronti di quella persona che lo ha escluso da questa occasione. In tempi in cui la musica, le attività sociali, l’ospitalità e la tanta benevolenza dovrebbero insegnarci a vivere nella solidarietà e nella comprensione, mi chiedo, questi tutori o docenti quale corso di vita abbiano fatto per escludere mio figlio da un uscita bandistica in occasione della festa di San Giorgio! Ringrazio a priori la redazione di OndaRadio per avermi dato l’occasione di esprimere le mie considerazioni e rimando all’associazione bandistica di cui non faccio nome a ravvedersi sull’atteggiamento poco consono ma soprattutto poco sensibile nei confronti di un bimbo di 15 anni che con oggi ha perso l’entusiasmo nella musica e nelle persone che ne fanno parte! Poche parole a buon intenditore!
MARIANNA TOTARO