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LA COMUNITA’ CHE CREA LAVORO E DIGNITA’

I due autori di questo articolo sono figli della città di Monte S. Angelo, uno per ragioni di studio e di lavoro ha dovuto lasciare la sua città oltre venticinque anni fa, l’altro dopo essersi laureato ha “coraggiosamente” scelto di vivere e svolgere la sua professione nel suo paese di origine.
Da anni entrambi ci chiediamo: “come si può uscire dallo stato di decadimento morale, economico, demografico e sociale in cui la nostra città è precipitata”. Nel corso della nostra vita professionale e di studio abbiamo sempre cercato di comprendere le vie dello sviluppo e del benessere diffuso, chiedendoci spesso perché mentre altri territori svoltano o hanno svoltato verso la prosperità economica, il nostro, nonostante i vari tentativi, non vi è mai riuscito. Ricordiamo prima di tutto il modello di sviluppo industriale delle cattedrali nel deserto degli anni “70, con il petrolchimico Enichem , e quello del Contratto d’Area di Manfredonia. Un’analisi approfondita su questo l’ha fatto uno degli autori con due saggi “Capitanata Meridiana – Un Nuovo Modello di Sviluppo economico territoriale e Economia e Dignità- Turismo e Agricoltura per il futuro di Capitanata- Andrea Pacilli Editore.
Intendiamo dunque, con le presenti riflessioni dare un contributo professionale di idee e progetti, cogliendo anche l’invito fatto dalle diverse forze politiche ai cittadini residenti e non a contribuire al rilancio e al riscatto della città dopo aver subito l’infamia di comune sciolto per infiltrazioni malavitose.
Siamo sempre stati convinti che lo sviluppo di un territorio e di una città passa attraverso la sua comunità e la qualità del suo capitale sociale sfruttando al meglio i suoi vantaggi comparati e i suoi punti di forza. Non c’è sviluppo se in una comunità non sono presenti solidi principi e valori etici e morali. Da qui si deve partire il resto viene da se. Abbiamo le risorse e le riserve, dobbiamo trovare semplicemente il modo di organizzarle al meglio per non arrenderci ad un futuro senza speranza.
Non siamo riusciti a dare sviluppo economico sufficiente alle nostre risorse e riserve perché non siamo riusciti a prendere in modo collettivo e partecipativo decisioni per innescare un processo di sviluppo capace di impiagare tutte le risorse inutilizzate a partire da quelle umane.
Non siamo riusciti ad impiegare in modo sostenibile ed economicamente fruibili le riserve e le risorse di cui la nostra terra dispone da sempre (mare, monti, localizzazione strategica, infrastrutture, luoghi di culto, tradizioni culturali, paesaggi incantevoli, l’agricoltura).
Siamo arrivati alla convinzione che per Monte S. Angelo è arrivato il momento che tutta la sua comunità si unisca per decidere il suo futuro elaborando un Piano di Economia Sociale, così come hanno fatto molte comunità in Italia quando hanno visto il grado di declino in cui versavano le loro città e la possibilità concreta di una estinzione lenta ma inesorabile.
La costituzione di una Cooperativa di Comunità (art. 2511 e seguenti del Codice civile) potrebbe essere lo strumento per superare da un lato la crisi di fiducia che gran parte dei cittadini nutrono verso la politica dall’altro sopperire alla mancanza di finanza pubblica derivante da un eccesso di debito pubblico e da deficit strutturali degli enti locali.
Per la nostra città la costituzione di una cooperativa di comunità (legge regionale 20 maggio 2014, n. 23), potrebbe essere lo strumento di riscatto sociale ed economico, modello di innovazione sociale che crea sinergie e coesione in una comunità, mettendo a sistema le attività di cittadini, imprese, associazioni e istituzioni rispondendo così alle esigenze plurime di mutualità. Cooperativa di comunità che produca beni e servizi che incidano in modo stabile e duraturo sulla qualità della vita sociale ed economica della comunità attraverso modelli organizzativi e gestionali innovativi che favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento.
Il futuro Governo della città potrebbe essere il soggetto promotore, privilegiato e finanziatore della costituzione di una Cooperativa di Comunità costituendo la risposta più importante al processo di declino, impoverimento, spopolamento e abbandono della città. Tale progetto potrebbe vedere come soggetti promotori il Comune e i cittadini e soggetti finanziatori la Regione Puglia (art. 6 legge Regionale), le Centrali Cooperative e le sue istituzione finanziarie, banche del settore nonché i cittadini e il Comune.
Lo scopo della cooperativa di comunità sarà quello di valorizzare le competenze della popolazione residente, le tradizioni culturali e le risorse territoriali creando benessere comune e occupazione, attraverso lo sviluppo di attività economiche finalizzate alla produzione di beni e servizi, recupero di beni ambientali e monumentali, alla creazione di offerta di lavoro e alla generazione in loco di capitale sociale.
Più precisamente la cooperativa partecipata e finanziata dai cittadini, dalle istituzioni (Comune, Regione Puglia, Parco Nazionale etc) dalle centrali Cooperative e dal ceto bancario potrebbe avere come scopo:
– La promozione e la partecipazione alla costituzione di un web per il turismo per dare al nostro territorio una identità fatta di mare, montagna, itinerari religiosi, bellezze paesaggistiche, cultura dell’accoglienza da comunicare al mondo intero, quali la bellezza del paesaggio, la dotazione culturale, storica e religiosa di cui disponiamo in primis il Santuario di S. Michele Arcangelo – patrimonio dell’Unesco e di una rete di trasporto di notizie e di informazioni che permette agli operatori di comunicare fra loro e farsi conoscere dal mercato;
– La realizzazione e la promozione di un Albergo diffuso (L.R. 15 LUGLIO 2011, N. 17. Reg. 22 marzo 2012, n. 6) nel centro storico della città e nel borgo Junno al fine di valorizzare a pieno il patrimonio immobiliare non utilizzato creando occupazione e benessere. La realizzazione dell’albergo diffuso riporterà il centro della città alle sue origini storiche e culturali;
– La cura del verde, del territorio e dell’arredo urbano anche attraverso progetti di rigenerazione urbana con fondi UE quali i progetti di recupero attraverso il bando Culturability;
– La gestione delle strutture di proprietà pubblica per valorizzarle a fini turistici, culturali e di welfare comunitario (Dopo di Noi, Centri psichiatrici);
– La fornitura di servizi in supporto alle fasce deboli della popolazione (cura degli anziani e consegna a domicilio di medicinali e spesa, organizzando una rete mediante accordi con le farmacie cittadine e con le associazioni di volontariato in modo da garantire la consegna dei farmaci a domicilio ad anziani soli);
– La Promozione della cultura dell’accoglienza attraverso corsi di formazione di marketing territoriali e di conoscenza delle lingue;
– La commercializzazione dei prodotti tipici locali enogastronomici su tutto il territorio nazionale e internazionale (filiera/distretto del pane promozione dei prodotti tipici locali e organizzazione e gestione di eventi).

La Cooperativa di Comunità sarà il custode del patrimonio culturale, ambientale, delle tradizioni, dei sapori e della storia della nostra città al fine di contrastare l’impoverimento sociale ed economico per garantire la sopravvivenza stessa del territorio. La Cooperativa si farà carico di tutti i bisogni della Comunità e sarà l’attore strategico per lo sviluppo locale.
E’ arrivato il tempo di prenderci cura direttamente del nostro futuro nell’essere una Comunità che decide le cose da fare e come farle, lo strumento giuridico potrebbe essere la Cooperativa di Comunità. Altri territori l’hanno fatto, citiamo a titolo di esempio la Cooperativa di Succiso che ha salvato il borgo dallo spopolamento e il paese dall’estinzione creando attività economiche (bar, panificio, ristorante a km 0, agriturismi, cura degli anziani) modello di studio di economisti Giapponesi e Americani, la Cooperativa di Zollino che ha fatto crescere occupazione e benessere attraverso la commercializzazione di prodotti tipi su mercati più ampi, la Cooperativa di Merpignano che attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle case non solo ha dato energia alla popolazione gratuitamente ma con i profitti realizzati ha reso la città più bella e vivibile e successivamente ha ampliato le sue attività nella gestione dei rifiuti,
dell’acqua e dell’energia, la Cooperativa di Innesto che realizza opere di ristrutturazione e percorsi didattici.
La Cooperativa di Comunità sarà per Monte S. Angelo il luogo di idee e progetti al servizio dello sviluppo, sarà il luogo dell’innovazione e della crescita professionale, sarà il luogo dove si crea lavoro e ricchezza per la comunità, sarà il luogo del riscatto, del lavoro che da dignità. La Cooperativa di Comunità sarà il posto in cui i cittadini progetteremo il loro futuro, sarà un luogo di crescita professionale per molti giovani. La Cooperativa di Comunità sarà il luogo di tutti, sarà la speranza dei nostri figli.
Sta a noi progettare, organizzare e realizzare il nostro futuro, al futuro Governo della Città chiediamo di farsi promotore dello sviluppo della città attraverso la costituzione di una Cooperativa di Comunità che abbia lo scopo di predisporre un Piano Economico Sociale i cui contenuti sono stati esposti secondo la visone degli autori ma possono esserne anche altri tenendo conto delle esigenze e bisogni della Città.
L’ organizzazione e la gestione sarà affidata alle competenze migliori della città, donne e uomini di grande talento e passione.
Le risorse umane e materiali per progettare il futuro ci sono tutte dentro e fuori la città, quelle finanziare pubbliche e private sono da ricercare attraverso la predisposizione di Piani di sostenibilità tecnica, economica e finanziaria. Quello che si propone non è un’utopia o un’illusione, altri comuni e altre comunità hanno trovato un nuovo percorso di crescita e benessere nel mettersi insieme riappropriandosi del proprio futuro attraverso la passione, il coraggio e la competenza. Dobbiamo semplicemente rimettere in moto il capitale sociale di cui disponiamo fatto di professionisti, imprenditori, funzionari pubblici, insegnanti e giovani che non si rassegnano ad un futuro senza speranza.
Per chi scrive le cose che abbiamo detto costituiscono il proprio lavoro quotidiano non abbiamo raccontato la teoria. Le buone idee le facciamo diventare progetti economici e finanziari sostenibili da presentare a soggetti pubblici e privati per realizzarli dal punto di vista delle risorse finanziarie da impiegare. Conosciamo la tecnica, i percorsi da seguire il sistema di relazioni da mettere in capo. Facciamo questo lavoro da oltre venti anni su tutto il territorio nazionale e lo insegniamo nelle Università e nei corsi di formazione e specializzazione post-laurea.
La politica non determina il futuro di un Paese o di una Città, il suo compito è favorire i percorsi di crescita e di sviluppo che nascono nella comunità e dalla comunità attraverso servizi pubblici efficienti ed efficaci gestendo al meglio le risorse umane, finanziarie e patrimoniali loro affidate.
Abbiamo letto i diversi programmi elettorali e molto di quello che abbiamo detto è indicato, noi l’abbiamo semplicemente messo in un contenitore giuridico, organizzativo e gestionale, il passo successivo sarà quello di individuare le competenze che dovranno realizzarlo. Non sarà difficile.
Ci auguriamo che a questo contributo ne seguano altri, rimettiamo in moto l’enorme capitale sociale che la città dispone dentro e fuori i suoi confini. E’ arrivato il momento non ci sarà data una seconda opportunità.

Gli Autori

Nicola di Bari Manger-imprenditore ed Economista di Impresa
Matteo Frattaruolo Dottore Commercialista e Revisore dei Conti