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Lo statuto dell’Università d’Ischitella nel 1593. (22° parte)

Ancora che lo stesso barone pretendeva pigliare l’acqua per adaquare il suo giardino a suo modo e volendo proibire gli altri a poterla pigliare a tempo che adaquava sia faceva adaquare esso sig.barone il suo giardino.
Ancora che essi sig.baroni pretendevano servirsi delli corrierei ,muli,buoi e altre bestie dei cittadini di detta terra per qualsivoglia loro servizio tanto in territotio quanto fuori territorio con pagarli solamente giusta la forma della pragmatica.
Ancora che gli stessi baroni costringano detti cittadini e qualsivoglia di essi che aveva bestie a portargli ogni anno una soma di legna e una di paglia.
E versa vige essa mca Università quanto al primo capo pretendeva e allegava fu fatta e conclusa la predetta di come sopra di come i cittadini uomini e per rcompensa fossero pagati al detto Sig.Barone ducati 1250 e che mentre la predetta Università non avesse per recapito di pagarli se li desse alla ragione del due per cento l’anno e perchè detto Sig. barone no si contenta stipulare la cautela e mandare gli effetti della convenzione e accordo per il pagamento soli di detti ducati 1250.

Giuseppe Laganella