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• Turismo/ L’app è d’oro ma che caos. Da viaggiareinpuglia a pugliapromozione, la babele dei siti istituzionali. Foraggiati con migliaia di euro.

Se un turista ha intenzione di programmare la sua vacanza in Puglia non avrà vita facile. Perché cercando su Google “Puglia holiday” non troverà, fra le prime pagine dei risultati, uno dei siti ufficiali della Regione. Segno che non sono stati indicizzati a puntino. Meglio procedere genericamente, allora: “Puglia” e “Puglia tourism” portano fra i primi link quello di viaggiareinpuglia.it
Ma si è solo all’inizio del viaggio. Perché quello che viene tecnicamente definito SirTur (Sistema informativo regionale turistico) ha più tentacoli di una piovra. Viaggiareinpuglia sarebbe la testa, disponibile in sei lingue: serve a scoprire cosa offre il territorio e come si può programmare la vacanza. Ma ha tanti, troppi rami: ha inglobato nel tempo Puglia events – che nasceva come sito a parte e che mantiene una sua pagina Facebook autonoma – e Puglia xp – comunità di utenti che vogliono raccontare la loro esperienza, e che non pare essere molto aggiornato e ricco di contenuti. C’è poi Inpuglia365, altra raccolta di eventi stagionali (non bastava farli confluire in Puglia events? che è cosa diversa da Puglia365: quest’ultimo è accessibile sempre da Viaggiareinpuglia, é il sito che raccoglie i documenti del piano strategico del turismo voluto dalla Regione. Sicuramente di poco interesse per un viaggiatore, come può esserlo l’altro link al Dms, praticamente il portale dell’agenzia Pugliapromozione, più utile agli operatori. Quella che era una best practice si è praticamente evoluta in un magma. Si può personalizzare il viaggio – sempre sul sito madre – ma le vere sorprese le riserva la app Visit Puglia. È disponibile in italiano e in inglese, ma se si vuole passare da una lingua all’altra bisogna cambiare la lingua dalle impostazioni del telefono. È l’app ufficiale del turismo regionale, che ha accantonato Puglia- reality, gioiello di realtà aumentata sviluppato da Innovapuglia con Telecom design, troppo pesante per essere fruibile dai telefonini e ormai introvabile. Nel tentativo di rendere la Puglia più virtuale c’è anche la sua presenza su “Visual Italy”, progetto di Seat e della stessa Telecom design del valore di 110mila euro e che ha visto la collaborazione di Innovapuglia. È proprio l’agenzia partecipata dalla Regione l’ente cui fanno capo i tanti siti ufficiali che si occupano di turismo, in barba alle direttive del ministero per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, che invita alla riduzione dei siti web. Innovapuglia affida a terzi lo sviluppo di alcuni progetti: Visit Puglia è proprio il caso. La app è costata quasi 157mila euro, è rientrata fra i “servizi di progettazione e realizzazione dei sistemi mobile e social del SirTur” ed è stata affidata alla società leccese Links management & technology, che fa capo a GiancarloWegro, presidente di Confindustria Lecce. La stessa realtà per 5.500 euro in più si è aggiudicata nel 2016 la manutenzione del Dms – Destination management system. Per il 2017, invece, sempre Innovapuglia ha a disposizione 400mila euro – che diventano 490mila se si aggiunge il 2018 – per la gestione e la manutenzione del sistema informatico regionale turistico.
Quanto rendono i tanti siti del turismo, in termini di visualizzazioni? Dalle statistiche di Innovapuglia è impossibile arrivare a tutti – semplicemente perché non sono elencati – né tanto meno si può tornare molto indietro nel tempo. Se si considera l’intervallo settembre-dicembre 2017 Viaggiareinpuglia ha avuto 177.055 visite, Pugliapromozione 12.806. Ad aggiungere caos ci pensano i social network: il profilo ufficiale su Facebook è We are in Puglia, ma c’è anche Puglia 365 (oltre a Puglia events), e la pri-ma si è appena classificata decima nel Facebook tourism social report del terzo trimestre 2017. La dicotomia è segno del passaggio dalla giunta Vendola a quella Emiliano, e si ritrova anche negli i hashtag utilizzati su Instagram: è #weareinpuglia contro #puglia365, con il primo che batte nettamente il secondo.

Anna Puricella
repubblicabari