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Vieste/ Dalla droga al saio [AUDIO]

Martedi 23 gennaio si è tenuto presso il Palace Hotel di Vieste un incontro dibattito sul tema delle droghe. La testimonianza diretta di Fra Antonio Salinaro, oggi parroco a Taranto, anni fa tossico dipendente, ha aperto la discussione sull’annoso problema delle droghe e le dipendenze che creano. Il frate quarantottenne mai aveva pensato di indossare un giorno il saio, se non dopo vicissitudini che lo hanno visto nella morsa dell’eroina toccando momenti davvero tragici della sua vita. Il solo passo fuori dal tunnel della droga non è stato sufficiente per frate Antonio che ha raccontato di come sia venuto fuori dalla dipendenza fisica ma con ancora una depressione addosso che non colmava ancora il vuoto causa del suo malessere. Solo in un secondo momento quando ha sentito l’esigenza di trovare il posto dove al meglio potesse essere se stesso, c’è stato l’incontro con la fede cristiana. Oggi fra Antonio gira nelle scuole ed incontra gente parlando della sua esperienza vissuta e di come alcune prese di posizione davvero rigide lo hanno potuto salvare. Prima se stesso e poi la madre hanno avuto la capacità di imporsi dei “no”. Ampiamente ha parlato di quanto i “no” possano essere educativi e quanto sono stati d’aiuto in situazioni come la sua. Oggi nelle scuole, afferma il frate, i ragazzi non sono abituati a mostrarsi per quello che sono davvero, verrebbero presi in giro, la sincerità è sinonimo di debolezza; e questo crea quelle lacune che fanno deviare gli adolescenti. Precisamente ha parlato di educazione ai sentimenti, richiamando “l’intelligenza emotiva di Golemann”. La sala era gremita di gente con molte persone in piedi fino alla fine dell’incontro. Una due giorni tra scuole e dibattiti cittadini organizzate con la collaborazione dei parroci viestani e che avranno seguito il mese prossimo con il tema dei migranti e l’altro ancora con la legalità.

Gaetano Simone

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