Menu Chiudi

CNA/ Il presidente Daniele Vaccarino sul regolamento europeo GDPR (privacy)

Dichiarazione del presidente Nazionale di CNA Daniele Vaccarino sulla imminente entrata in vigore del regolamento europeo sulla privacy, detto Gdpr e delle pesanti conseguenze che potrebbe avere sul Sistema delle piccole e medie Imprese se non si pone mano ad una sua semplificazione,
se non si prevede una applicazione progressiva nel tempo e se non si modifica il pesante sistema sanzionatorio previsto.

“Artigiani e piccole imprese ancora una volta sotto il tallone della burocrazia. Se non saranno
attuate adeguate contromisure l’impatto delle norme sarà estremamente complicato da gestire.
Parliamo di tutela della riservatezza e delle pesantissime sanzioni che tra poco più di un mese,
il 25 maggio, colpiranno tutte le imprese che non si saranno adeguate al complesso – e per
molti aspetti cervellotico -Regolamento europeo sulla privacy, detto Gdpr”. Lo afferma il
Presidente della CNA, Daniele Vaccarino.
“Le imprese si stanno preparando a tappe forzate a questi nuovi obblighi – prosegue
Vaccarino – avendo sul collo la scadenza del 25 maggio, una scadenza blindata con la
minaccia di pesantissime sanzioni per gli inadempienti. Purtroppo a nessuno, fra i nostri
burocrati, è venuto in mente che il sistema Paese, se c’è una cosa di cui non ha bisogno, sono
nuovi lacci, lacciuoli, scartoffie e quindi ulteriori costi, non produttivi, che colpiscono
artigiani e piccole imprese, cioè quanti ogni giorno si dedicano alla creazione di lavoro e
ricchezza diffusa. Ancora una volta la macchina burocratica rema contro”.
“L’Italia deve assolutamente seguire l’esempio di altri paesi – conclude Vaccarino – che
hanno deciso di concedere alle imprese un congruo periodo transitorio prima di applicare le
sanzioni. La riservatezza è un diritto fondamentale dell’uomo ma non si può certo accusare gli
artigiani, le micro e le piccole imprese di lederlo. Il caso Facebook insegna alla politica e alla
burocrazia italiane, colpevolmente silenti mentre si avvicina la fatidica data del 25 maggio,
che vanno cercati altrove i nemici della privacy. Occorre fermare a tutti i costi questa nuova
tempesta in arrivo. E’ necessario un no forte e chiaro alle sanzioni previste dal 25 maggio”.