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Un processo al Visconti nel 1758 Ischitella (93° parte).

per lo più persone benestanti i quali rendeva conto, che si fosse fatta detta tassa a battaglione e non si fosse eseguito il catasto per avere la libertà di caricare le loro partite come meglio gli è piaciuto ,non sono state mai intese le premure dei poveri cittadini così che essendo venuto nel mese di Novembre dell’anno 1767 in questa predetta terra d’Ischitella l’Ill.re Marchese di Giuliano figlio dell’odierno Principe dell’Ill.re Principe della medesima ,io con vari altri miei paesani determinammo di far capo da detto ill.re Marchese per ottenere che si fosse venuto a catasto e poco tempo la di lui venuta mi unii con un’altra quarantina di persone mie paesane ed in una mattina di giorno festivo che non mi ricordo di preciso per la lunghezza del tempo che aspettavamo che il medesimo fosse uscito dalla chiesa sotto il titolo di San Michele ove si era conferito per ascoltare la santa messa nel quale atto tutti uniti lo pregammo a volersi compiacere a farci a vivere a catasto ed esso ill.re Marchese sentendo tali premure fece atto colla mano di volerci consolare ,onde ciascuno di noi se andò via per fatti suoi ,ma ciò non si è veduto alcun esito di tal promesso ,atteso tuttavia si vive colla tassa a volgarmente detta a battaglione nella quale vengono sempre gravati i poveri n’è altro di questo io so ed è la verità di detta causa.
Inteso dai consiliari questi signori quanto si è deposto lo deporre Pasquale de angelis Francesco di Monte ,Berardino Fontanarosa Francesco de angelis Gio B.tta Rosa,Michele de Angelis e altri.
per segno di croce

Dell’Acqua Presidente.

Giuseppe Laganella