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Puglia/ Nelle ASL 4mila assunzioni. “Non ci sono solo i precari”. Contratti da luglio, stabilizzazioni entro dicembre.

Le stabilizzazioni dei pre­cari della sanità partiranno come previsto dal 1° luglio, con l’obiettivo di essere completate entro il 31 di­cembre. Ma la novità, emersa ieri nell’incontro in assessorato con i sindacati, è che la Regione potrà effettuare ulteriori assunzioni: so­no 4mila in totale, di cui circa 1.400 sono precari. I dettagli applicativi, però, sono rimandati ad una circolare che verrà diffusa tra le Asl. In questi giorni i direttori generali stanno infatti lavorando sul fabbisogno. Il ministero dell’Eco­nomia ha rilevato esuberi in alcune categorie, come ad esempio gli in­fermieri: per aggirare il problema, è stato stabilito di trasferire dagli ospedali al territorio tutto il per­sonale non idoneo o con limitazioni, in maniera da creare gli spazi ne­cessari. In questo modo tutti gli 857 infermieri precari – ha garantito il capo dipartimento Giancarlo Ruscitti – saranno stabilizzati, seppur con tempi variabili. Per medici e infermieri, che sono i più numerosi, le procedure potrebbero infatti es­sere più lunghi rispetto ad altre categorie che entreranno già entro l’estate. Saranno stabilizzati anche gli Oss, per i quali la capacità assunzionale è molto maggiore rispet­to al numero di precari esistenti: con ogni probabilità si procederà attraverso un maxiconcorso. Novità anche per l’emergenza estiva: tutti i contratti a tempo determinato verranno prorogati fino al 31 dicembre, arrivando ai tre anni di decorrenza massima prevista dalla legge. Alle assunzioni, ha spiegato Ruscitti, verranno aggiunti anche gli effetti del turn-over (i pensiona­menti), partendo per il momento da quelli del 2016 sul 2017. In Puglia in media va in pensione ogni anno il 4% della forza lavoro, circa 400 per­sone l’anno che potranno essere rimpiazzate. Le prospettive, da que­sto punto di vista, potrebbero essere molto rosee perché dal 31 dicembre – in presenza delle condizioni che al momento sembrano garantite (rispetto dei parametri Lea e pareggio di bilancio) terminerà il Piano ope­rativo: significa che dal 1° gennaio prossimo la Puglia tornerà in ge­stione ordinaria ed avrà autonomia di programmazione.

Giudizio positivo più o meno da parte di tutti i sindacati, che hanno però chiesto chiarezza sulle procedure e parità di trattamento tra le varie Asl. «Esprimiamo soddisfa­zione – dice Massimo Mincuzzi della Fials – e contiamo che gli impegni assunti dal presidente Emiliano vengano mantenuti. Chiediamo pe­rò di conoscere i contenuti del ver­bale del ministero dell’Economia che autorizza le assunzioni».

m.s.