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Terza Categoria/ Peschici, un primato a lungo programmato

Con la vittoria in casa della vi­cecapolista Gioventù-San Severo, il Peschici ha preso decisamente il largo in vetta al torneo di Terza categoria. Ora i granata, ritornati nei cam­pionati dilettantistici dopo oltre un quinquennio, hanno quattro punti i più delle inseguitaci e si propongono come una delle favorite alla vittoria finale e al ritorno nel torneo regionale di Se­conda. La vetta avrà pur il sapore dell’impresa, ma ci sta tutta. Il Peschici del presidente Gianni Ra­nieri festeggia un successo di strategia pura. Preparato nei dettagli e nello spirito, umilissimo ma non rinunciatario, con cui la truppa del tec­nico Teodoro Vlassis ha deciso di affrontare i vari big match. I punti pesano doppio. Soprattutto perchè, a ben vedere, l’undici del diesse Vincenzo Borgia, appare superiore per caratura tecnica e struttura anche se c’è qualche ferita da curare per il proseguo del torneo. «Una bella impresa, quella compiuta fino ad oggi – commenta il pre­sidente Gianni Ranieri -, probabilmente prepa­rata in estate come si deve». Per il Peschici è un inizio assolutamente positivo. La vetta della clas­sifica è la ciliegina sulla torta, ma è l’intero percorso che merita applausi. «Sul piano delle prestazioni siamo sempre stati all’altezza e que­sto voglio sottolinearlo – ammette il dirigente Domenico Mastromatteo – faccio una menzione particolare ai giocatori esperti perchè stanno dando qualcosa in più sia a livello personale che nel contesto di gruppo. L’impatto con la nuova annata è stato buono, anzi, potremmo avere qual­cosa in più. Magari andremo a riprendercelo presto». Pronti a vincere un’altra scommessa. Prendere o lasciare. Il tecnico Vlassis firma per il rischio. «Dobbiamo giocarcela fino alla fine, ma nello stesso tempo rischiare qualcosa», ammette. Impossibile rinunciare: troppa la voglia di con­frontarsi con le corazzate del campionato di Ter­za. Da queste parti si vive per l’impresa. Giunti in quota, il successo sta tutto nel mantenerla, nel non precipitare. Per le mani di mister Vlassis c’è un gruppo profondamente rinnovato. Altro ri­schio da metter in conto, ma fa parte del gioco. Inutile ricordarlo. Il tecnico del Peschici guarda al campo: le sensazioni, ad oggi, sono buone. C’è lo spirito per lottare: se con la sciabola o col fioretto non importa. L’importante è dar bat­taglia. «Ci sono piazze proibitive sulla carta – spiega – ma non ci dobbiamo pensare. Se guar­diamo le realtà con cui ci confrontiamo non do­vremmo nemmeno scendere in campo. Sono rimasto per centrare una nuova impresa, la società sa e condividiamo un progetto tecnico comune. Il motivo per cui ho accettato? Ho grande stima del presidente Ranieri e della società e, devo dire, sono felice della scelta compiuta».

A.V.