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Capitanata/ I reati in calo, meno omicidi e rapine, aumentano denunce per estorsione e furti auto

Per il terzo anno consecutivo reati in calo in Capitanata, ma non a Foggia dove dopo due anni sono tornati ad aumentare superando quota tremila; meno omicidi e rapine; furti stabili e in aumento quelli di auto che pongono il Foggiano agli ultimi posti in Italia; aumento delle denunce di vittime di estorsione, ma che ancora non danno l’idea dell’estensione dei fenomeni che vedono questa terra nelle clas­sifiche nazionale ancora agli ultimi posti; oltre 3 tonnellate e 300 chili di droga tolta dalle strade (e in netto calo rispetto alle oltre 13 tonnellate del 2017): circa 2500 arresti eseguiti in un anno con 33 blitz firmati dalla magistratura locale, da Dda e da giudici di fuori regione nei settori droga, estorsioni, mafia, assalti a blindati. Quando la commissione parlamentare anti­mafia giungerà a Foggia nei prossimi giorni per la sua undicesima visita istituzionale dall’86 ad oggi, sarà questa la «fotografia» della vertenza sicurezza, basata su dati e cifre ufficiali. Nel 2018 nei 61 comuni della Capitanata sono stati denunciati complessivamente alle forze dell’ordine 25.485 reati, in calo rispetto ai 26.193 del 2017 che già aveva fatto registrare il segno «meno» a fronte del 2016. A Foggia invece dopo che nel 2016 e 2017 si era scesi a quota 8mila reati dopo che negli anni precedenti veniva sistematicamente sfondata quota 10mila reati, nel 2018 sono stati denunciati 9.051 reati, in aumento quindi. I dati confermano che un reato su tre compiuto in Capitanata avviene nella città capoluogo. Nel 2018 in Capitanata ci sono stati 14 omicidi con altrettante vittime (senza dimenticare però i resti di due vittime della lupara bianca degli anni scorsi rinvenuti in un paio di grave di Vieste), in calo rispetto ai 15 omicidi con 20 vittime del 2017 e 2 casi di lupara bianca. I 7 omicidi legati al mondo delle mafie foggiana e/o della criminali avvenuti nel 2018 sono ancora irrisolti. I numeri ufficiali delle forze dell’ordine di­cono anche che nel 2018 sono state denunciate complessivamente 342 rapine contro le 415 dell’anno prima: il dato di Foggia conferma il calo con «sole» 87 rapine (da anni non scen­devano sotto quota cento) contro le 139 del 2017. Il pizzo storicamente rappresenta una delle entrate principali della criminalità organizzata (per dirla in gergo affaristico è il «core bu­siness» della «Società foggiana», la mafia del capoluogo) e non solo. Nel 2018 sono state sporte 189 denunce da vittime di ricatti contro le 180 dell’anno prima: a Foggia sono state 93 contro le 50 del 2017. Apparentemente il segno «più» alla voce denunce per estorsione è un dato positivo: la realtà – certificata anche da indagini dove spesso gli investigatori devono dare la… caccia alle vittime dei taglieggi.