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Agriturismi: Coldiretti Puglia, girone dantesco di adempimenti burocratici e fiscali

E’ un girone dantesco di adem­pimenti burocratici e fiscali in cui si muovono gli agriturismi in Puglia, con una norma regionale già perfet­tibile sin dall’approvazione e succes­sivamente rimaneggiata senza crit­eri logici e un numero di strutture in attesa di verifica. Di questo si è dis­cusso nel corso dell’incontro sull’Ag­riturismo 4.0 la giusta via amminis­trativa, fiscale e tributaria con tecni­ci ed esperti del settore. “Nella selva oscura della buro­crazia e della fiscalità le strutture agrituristiche, massima espressi­one della multifunzionalità agricola, si muovono con difficoltà, sottoposte spesso a controlli interforze che nel caos normativo regionale sono cost­retti ad interpretare una codificazi­one confusa degli adempimenti, con evidenti danni a carico delle imprese agrituristiche. Stessa confusione al­berga nei numeri, quando per la Re­gione Puglia gli agriturismi iscritti all’elenco regionale sono ben 1860, mentre per l’Istat le strutture attive sono solo 750”, ha segnalato Filip­po De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia, all’incontro di formazione e informazione per gli agriturismi ad Ostuni. “La legge regionale approva­ta nel 2013 sin dall’approvazione è risultata perfettibile – ha aggiunto il presidente De Miccolis – ma con i successivi rimaneggiamenti incoer­enti l’ha resa ancor più inadatta a governare un comparto che è dive­nuto, volano importante per lo svi­luppo dell’intero settore turistico pugliese. Grande attenzione ai pro­dotti agroalimentari del territorio e un evidente snellimento delle pra­tiche burocratiche sono buoni punti di partenza di una legge che andrà modellata attraverso provvedimenti applicativi efficaci, a tutela degli op­eratori agrituristici e dei consuma­tori”.