E’ piuttosto recente la visita dell’archeologo Maulucci in contrada San Martino per appurare o meno la presenza di dolmen. Per quanto riguarda i Dolmen, il dott. Maulucci avrebbe asserito che solo uno potrebbe essere dolmen, ma non ci sono certezze. La presenza di un albero però nel presunto dolmen potrebbe indirizzarci in quella direzione, poiché se è cresciuto l’albero, vuol dire che sotto c’è un vuoto e potrebbe esserci una tomba, che generalmente si trovava sotto il dolmen. La visita comunque del noto archeologo avrebbe dato i suoi frutti, dal momento che avrebbe visto la presenza di un antico villaggio del III-IV sec. a.C. intorno ai resti dell’antica chiesa di San Martino. Ma la sorpresa più rilevante sarebbe stata quella dell’individuazione di una pietra con incanalazioni nelle quali scorreva il sangue delle vittime predestinate in antichi riti pagani. Simili pietre, seppure rare, sarebbero state rinvenute anche a Monte Sant’Angelo, ironia della sorte in contrada Galiuccio, contrada omonima ischitellana vicinissima a quella di San Martino. Il dott. Maulucci ha anche effettuato dei prelevi di pietrame presso la presunta antica chiesa, che saranno portati presso un Istituto di Perugia, alla ricerca di risposte certe per quanto riguarda la dotazione della chiesa e altro, e per vincolare, in accordo con i proprietari, la zona, che se valorizzata e meglio studiata potrebbe rilevarci ulteriori sorprese.
Giuseppe Laganella