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Manfredonia, pescatori in sciopero e arrabbiati con Guardia Costiera. “Troppi controlli”. Una sola barca in mare

I pescatori del compartimento marittimo di Manfredonia ritornano a protestare a causa delle direttive comunitarie sulla pesca, e da oggi sono in stato di agitazione. Su 150 regolarmente iscritte al registro, una sola barca è salpata dal porto per andare a lavorare. Si tratta della “Nuova Angela Luciana” che non condivide la scelta fatta dalla marineria. A far incrociare le braccia alla maggior parte dei pescatori, sarebbe la tipologia di reti a maglie più larghe che a detta degli operatori , penalizzano pesantemente i pescherecci italiani. La Capitaneria di Porto nei giorni scorsi ha sanzionato diverse imbarcazioni, perché evidentemente non in regola, e sequestrato reti di dimensioni più ridotte rispetto a quelle imposte dalla Comunità Europea. Ma tant’è. Le norme ci sono e vanno rispettate, e poi non si può pretendere di andare a lavorare in mare senza subire controlli di nessun tipo. La legge 154/2016 prevede sanzioni fino a 150 mila euro e il ritiro della licenza per chi non rispetta la misura dei pesci e le dimensioni delle reti. Norme che secondo i pescatori di Manfredonia non sono attuabili nel mare Adriatico. Tuttavia in molti nel compartimento di Manfredonia si sono adeguati alle regole europee. Lo stato di agitazione andrà avanti ad oltranza.