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L’inviolato segreto di Yria, l’antica città del Gargano

Malgrado ripetute campagne di scavo, non è stato ancora possibile stabilire dove esattamente sorgesse Yria. Questa antica città del Gargano, la cui esistenza è confermata da Strabone, Tolomeo, Plinio il Vecchio e Dionigi il Periegeta, e che forse era stata fondata dai Dauni – benché altri la vogliano fondata da Idomeno, re di Creta profugo della Locri greca – toccò l’apice della prosperità in era preromana, come testimoniato da alcune monete recanti l’iscrizione in greco YPIA o YPIATΩN o, abbreviato, YP. Yria scomparve misteriosamente, inghiottita in età imperiale dalle acque del Lago Varano. La sua collocazione, si diceva,  rimane un’incognita. La tradizione storiografica identifica Yria con Vieste o con Rodi, ma recenti e più affidabili studi la collocano sul versante occidentale del Lago di Varano, che nell’antichità era universalmente conosciuto come Sinus Urianum (l’immagine ritrae in primo piano la riva del Varano dove forse sorgeva la città ; sulla riva opposta s’intravede Carpino). Quale la ragione di quella tragica e repentina fine? Leggende locali parlano di una città popolata da gente peccaminosa e violenta che Dio volle punire con un diluvio. Più credibile è che, come affermano altri, Yria sia stata sommersa dalle acque del lago per effetto di un sisma. Così fosse, però, tracce della città sarebbero state rinvenute sul fondo del Varano. Invece nulla. Allora i casi sono due : o il posto di Yria era altrove – per esempio Vieste o Rodi, come sopra detto – oppure essa sorgeva sulla riva occidentale del Varano, ma non scomparve a causa di un terremoto… Bisognerebbe allora pensare a qualche altro più radicale evento naturale, come ad esempio uno sprofondamento del suolo che abbia interessato anche l’area su cui la città sorgeva…. Nei territori carsici come la Puglia, le doline sono frequenti. Si tratta di buchi di forma grosso modo circolare che si aprono improvvisamente nel terreno e che sono prodotti dal collasso di uno strato superficiale di roccia. Spesso a determinare questi collassi è l’erosione prodotta dallo scorrere di un fiume sotterraneo che nei millenni scava caverne via via più grandi. Quando il tetto della spelonca oltrepassa il limite di resistenza, crolla dando vita ad una dolina. Nel caso di Yria, potrebbe essere andata così: Si apre un vuoto gigantesco che risucchia la città e nella voragine si riversano le acque del Varano. Infine, il depositarsi di fango e sassi sul fondo della voragine cancella ogni traccia di Yria. Quindi, anche scandagliare i fondali del più grande lago costiero d’Italia non basterebbe a restituire gli avanzi della città perduta. E il mistero di Yria resta inviolato.

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