II consigliere regionale Napoleone Cera, a seguito delle misure cautelari a cui è sottoposto per l’inchiesta di Foggia, rischia la sospensione dall’Incarico di legislatore nell’assise pugliése. Servirà però Un prpwedimen- to del presidente del Consiglio dei ministri. E l’effetto decreto legislativo 235, la cosiddetta legge Severino, che all’articolo 8 prevede appunto «la sospensione di diritto dalle cariche di presidente della giunta regionale, assessore e consigliere regionale, quando è disposta l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui all’alt. 284 del codice di procedura penale) . Cera si ritrova in queste condizioni. Tuttavia la decisione di Palazzo Chigi viene assunta dopo aver sentito il ministro per gli Affari regionali e le autonomie e il ministro dell’Interno. La sospensione viene meno quando cessa la misura cautelare.
Gli effetti sui lavori del Consiglio regionale? «Nel periodo di sospensione i soggetti sospesi, fatte salve le diverse specifiche discipline regionali, non sono compitati al fine della verifica del numero legale, né per la determinazione di qualsivoglia quorum o maggioranza qualificata». Se la sospensione dovesse perdurare, si potrebbe aprire la strada alla surroga con l’ingresso del primo dei non eletti, il foggiano Luigi Buonarota.
E tuttavia possibile, come accaduto in altri casi, che la presidenza del Consiglio dei ministri attenda l’esito dell’eventuale ricorso al Riesame, per evitare un ping-pong di sospensioni e reintegro in pochi giorni. «Al momento – spiegano dal Consiglio regionale – non ci è stata notificata alcuna misura che riguarda il consigliere Napoleone Cera».