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Manfredonia/ Barche risultavano «in regola»: arrestati 2 militari Capitaneria, 27 indagati. Tutti sono accusati di falso ideologico: due marescialli ai domiciliari, due sospesi dal servizio per 12 mesi. Episodi accaduti anche a Vieste.

Due militari della capitaneria di porto di Manfredonia sono stati messi agli arresti domiciliari e altri due sono stati sospesi dai pubblici uffici per un anno perchè accusati di falso ideologico nell’ambito di una inchiesta che coinvolge in tutto 23 indagati cui è stato notificato un avviso di conclusioni delle indagini.
Secondo la Procura di Foggia negli uffici della capitaneria di Porto si era creata una «fabbrica del bollino blu», cioè dei certificati di regolarità dei natanti che venivano elargiti senza alcun controllo.
Le indagini hanno accertato 13 episodi illeciti. In un caso un militare avrebbe fatto spostare una imbarcazione istituzionale da una banchina del porto di Vieste interdetta ai natanti privati, per consentire ad un suo amico di ormeggiare la sua barca.

Il procuratore Ludovico Vaccaro ha evidenziato che tra gli indagati c’è anche un «medico che ha rilasciato un falso certificato sanitario per consentire ad un giovane la partecipazione al concorso nella Marina».

Nell’ordinanza cautelare si legge che «si è assistito ad una pervicace, costante, ripetuto ed abile impiego delle energie per strumentalizzare la propria divisa a fini illeciti, spalmati in tutta la nomenclatura delle violazioni alla fede pubblica».

Ai domiciliari sono stati messi i marescialli Michele Sassanelli, di 45 anni, e Luigi Maiolo, di 41, entrambi di Manfredonia.

Mentre Antonio D’Errico, maresciallo di 49 anni di Monte Sant’Angelo e Cosimo Napolitano, sottocapo di prima classe, 35enne di Manfredonia, sono stati sospesi da pubblici uffici per un anno. Il gip Armando dello Iacovo ha solo parzialmente accolto le richieste dei pm Marco Gambardella e Iliana Ramundo che avevano chiesto due arresti in carcere, sette ai domiciliari, sette interdizioni e un obbligo di dimora. Le indagini sono durate sei mesi, partite a giugno scorso.