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Foggia/ Agricoltura, ministro Bellanova: «In Puglia 142 mln inutilizzati»

«Questa regione ha 142 milioni di euro inutilizzati, come ho detto in altre occasioni. Metto a disposizione gli uffici del ministero di tutti quelli che vogliono recuperare i ritardi, ma non andrò con il cappello in mano in Europa a chiedere di allungare i tempi». Lo ha detto la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr) della Puglia. «La battaglia che sto facendo in Europa – ha aggiunto Bellanova – è quella di non far fare tagli al bilancio comunitario e soprattutto di non far fare tagli alla politica agricola comunitaria che per noi è fondamentale». «Quando si parla di Europa – ha concluso – vorrei che tutti ricordassero che senza l’Europa gli agricoltori italiani non avrebbero sette miliardi di euro da destinare agli investimenti».

«Sempre più cittadini chiedono sicurezza alimentare, tracciabilità, informazione trasparente sulla provenienza dei prodotti agricoli e sulla loro trasformazione. Una esigenza a cui dobbiamo saper rispondere adeguatamente perché i consumatori devono diventare i nostri migliori alleati nel promuovere e valorizzare sulle nostre tavole e nel mondo la qualità del nostro made in Italy». Lo ha detto la ministra per l’Agricoltura, Teresa Bellanova, intervenendo oggi a Foggia al convegno su ‘Agrifood, Blockchain e Tracciabilità’. «Quando parliamo di ‘Agricoltura 4.0’ – ha aggiunto – parliamo anche di questo: ricerca, innovazione, informazione trasparente, sicurezza alimentare, sostenibilità». «Rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda del Paese – ha evidenziato la ministra – è l’obiettivo che già nella legge di Bilancio appena approvata trova le prime importanti conferme, a iniziare dai 600 milioni in più che mettiamo a disposizione del settore, dall’azzeramento dell’Irpef agricola che significa risorse per investimenti, e dalle misure per donne e giovani, la più straordinaria leva per l’innovazione su cui possiamo contare».

«La Blockchain rappresenta un’opportunità importante per il settore agroalimentare. Non a caso nella legge di Bilancio è citata solo in relazione all’agricoltura e all’agroalimentare. Un segnale importante, come lo è il fatto che anche il Crea stia lavorando su questo strumento, sul versante della ricerca delle soluzioni adatte alle colture e ai prodotti tipici del made in Italy». Lo ha detto la ministra per l’Agricolturaa Teresa Bellanova, partecipando a Foggia al convegno su ‘Agrifood, Blockchain e Tracciabilità».
«Vogliamo lavorare insieme al ministero dello Sviluppo economico – ha proseguito – per sperimentare le potenzialità della Blockchain per assicurare tracciabilità delle nostre produzioni, avvicinare consumatori a produttori rendendo trasparente ogni passaggio». «La Blockchain – ha concluso – è uno strumento importante e, nel contesto più ampio dell’innovazione in agricoltura, va utilizzato al meglio per raggiungere i veri obiettivi che sono la valorizzazione del reddito degli agricoltori, la massima informazione dei cittadini, la sostenibilità economica, sociale, ambientale».

E sulle primarie ha commentato: «Domenica (12 gennaio, ndr) non parteciperemo alle primarie perché sono le primarie del Pd». Lo sostiene la ministra per l’Agricoltura, Teresa Bellanova (Iv), rispondendo alle domande di alcuni cronisti sulle primarie con cui il centrosinistra sceglierà il proprio candidato presidente della Regione Puglia. In corsa ci sono il presidente uscente, Michele Emiliano, che non ha rinnovato la tessera del Pd per incompatibilità con il suo ruolo di magistrato in aspettativa; il consigliere regionale del Pd, Fabiano Amati; il sociologo Leonardo Palmisano (indipendente); e l’ex eurodeputata del Pd, Elena Gentile. Parlando di Emiliano, la ministra Bellanova ha aggiunto: «Non c’è alcun odio. C’è solo un confronto che ci vede non condividere la sua modalità di gestione del potere». «Riteniamo – ha aggiunto – che il consenso vada conquistato sulle azioni di programma, sulle scelte amministrative. Invece c’è stata una raccolta di consenso attraverso personale politico che viene da altre realtà»