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Cerignola/ Scoperta nuova centrale del riciclaggio. Tre persone in manette

Neanche la domenica, a Cerignola, si sospendono le attività delittuose legate alla ricettazione e al riciclaggio di veicoli rubati. Propriodomenica scorsa, infatti, in pieno giorno i carabinieri della cittadina ofantina hanno scoperto una nuova “centrale” di riciclaggio di veicoli rubati.

I militari sono intervenuti nei pressi di uno stabile ENEL in disuso, sito alle spalle di un autoparco,dove hanno sorpreso due persone a bordo di un Fiat Doblo’ in movimento. Alla vista dei militari, il passeggero è uscito dal furgone ed è fuggito a piedi, andandosi a nascondere in un gabbiotto della guardiania, sfilandosi in fretta i guanti che indossava. Il conducente del furgone, che pure indossava un paio di guanti sporchi di grasso e olio, ha cercato di dileguarsi, facendo manovra di retromarcia.

Entrambi sono stati subito bloccati dai militari ed identificati in un 27enne di Cerignola ed un 23enne di Canosa di Puglia. All’interno del Fiat Doblò i carabinieri hanno rinvenuto varie parti meccaniche e di carrozzeria di un altro furgone, rubato qualche giorno prima a Barletta.

L’immediata ispezione dei luoghi circostanti ha consentito ai militari di rinvenire il furgone rubato, un Citroen Jamper, che era stato in parte smembrato e da cui erano state asportate le parti rinvenute nel Fiat Doblò; vicino al furgone cannibalizzato i militari hanno sorpreso un uomo che con degli attrezzi stava armeggiando sul motore del veicolo e che, accortosi dei carabinieri, ha tentato la fuga a piedi, venendo però prontamente immobilizzato ed identificato in un 30enne di origini polacche residente a Cerignola.

Gli arnesi da lavoro, i guanti e i due furgoni sono stati sequestrati.

I tre sono stati arrestati per riciclaggio in concorso e, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa circondariale di Foggia, su disposizione della locale Procura della Repubblica. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale di Foggia ha disposto per i tre arrestati l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.