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GRANDE LA NOSTRA REGIONE!

Presentata dall’assessorato al Turismo della Regione la brochure ”I Cammini della Puglia che non ti aspetti”. Non è una novità, ma il Gargano è presente solo con l’itinerario storico Stignano-San Matteo-Monte Sant’Angelo-Siponto. Non esiste la Foresta Umbra  e il meglio del Parco del Gargano, se non in copertina. In ben 98 pagine.

Al di là di ogni campanilistica considerazione, non possiamo non sottolineare, ancora un volta, il “saper fare” dei cugini salenti. Abili a forzare il percorso storico, che ricordiamo, come ripprtano i sacri testi è il seguente: “Da Roma il percorso seguiva per un lungo tratto la via Appia o la parallela via Latina fino a Benevento. Da tale città si imboccava la via Traiana (o via Appia Traiana) risalendo l’Appennino campano fino al valico di San Vito ove sorgeva il castello di Crepacuore, una fortezza tenuta dai cavalieri Gerosolimitani al fine di garantire la sicurezza ai pellegrini lungo il tratto appenninico. La via giungeva quindi a Troia, nell’alta pianura del Tavoliere delle Puglie, da cui era possibile recarsi al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano o, in alternativa, si poteva proseguire lungo la stessa via Appia Traiana verso Bari, Brindisi e Otranto, i principali porti d’imbarco per la Terrasanta”.

Così gli “abili cugini” hanno portato la Via Francigena a Santa Maria di Leuca (storicamente inesistente) con ben tre itinerari.

Della serie… il Salento è TUTTA LA PUGLIA ed il Gargano dorme…dorme…