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S. Giovanni Rotondo/ Da Masseria pilota del Gargano a cinevillage le idee per riportare in vita “Agropolis”. E’ di proprietà della Regione ma potrebbe passare al Comune

«Il com­plesso immobiliare ‘Masseria Agropolis’ a San Giovanni Rotondo, realizzato dalla Comunità Montana del Gargano con fondi co­munitari, versa da oltre 10 anni in uno stato di degrado, nonostante le spese sostenute dalla Regione per la guardiania e l’energia elettrica per l’utilizzo delle pompe di sollevamento necessarie ad evitare l’accresce­re di problemi alla struttura.

Chiedo che la Regione si adoperi per favorire la sua valorizzazio­ne”. La consigliera del M5S Rosa Barone ha depositato una inter­rogazione diretta all’assessore al Bilancio in cui si chiede alla Regione quali azioni intenda intra­prendere per assicurare che la struttura non sia ulteriormente esposta a degrado e incuria e per assicurare l’efficacia degli inter­venti di manutenzione e custodia in attesa della definizione delle misure di valorizzazione del bene che si riterranno più utili.

“La realizzazione della Masse­ria – continua Barone – ha rap­presentato negli anni passati un’opportunità per il territorio: partita co­me progetto pilota che avrebbe dovuto dare lustro all’area del Gargano potenziando l’economia locale con attività agricole, zoo­tecniche e ricettive, ha conosciuto un pro­gressivo fallimento. Eppure, se adeguata­mente recuperata e valorizzata potrebbe an­cora costituire uno strumento in grado di contribuire a rilanciare il nostro territorio anche grazie a proposte progettuali, come quella avanzata dall’associazione World Area Cinevillage finalizzata alla realizza­zione di un polo internazionale di forma­zione cinematografica e audiovisiva. Per questo è importante conoscere quali misure sta mettendo in campo la Regione per fa­vorire la conclusione dell’iter, avviato nel 2016, volto al trasferimento del bene al Co­mune”.

La legge regionale 26/2013 aveva disposto che i Comuni potessero presentare alla Re­gione, sulla base di una dettagliata proposta progettuale, una richiesta di utilizzazione gratuita dei beni acquisiti dalla Regione in seguito alla soppressione delle Comunità Montane, tra i quali rientra la Masseria Agropolis. Numerosi tentativi sono stati esperiti da parte del Comune di San Gio­vanni Rotondo per acquisire in proprietà il bene, senza mai arrivare alla conclusione del procedimento, fino a quando nel 2016 è stato concordato da Re­gione e Comune l’iter ammini­strativo per il trasferimento del bene.

“Capisco la necessità del Co­mune di svolgere approfondi­menti prima di acquisire il bene al patrimonio comunale – prose­gue Barone – poiché nel caso in cui non dovesse individuarsi un soggetto a cui dare in concessione l’immobile ai fini della sua va­lorizzazione, le spese di vigilanza e manutenzione ordinaria e straordinaria graverebbero sul bilancio comunale. A queste an­drebbero ad aggiungersi le mi­nori entrate per il Comune a ti­tolo di IMU (circa 52mila euro all’anno). Tuttavia ritengo quanto mai urgente che Regione e Comune individuino la migliore soluzione per salvare dal degrado e per va­lorizzare sotto il profilo economico-funzionale la Masseria e riportarla a nuova vita.»