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Rotice: “L’industria in Capitanata è al collasso”

I provvedimenti adottati a livello nazionale e regionale a sostegno delle imprese rischiano di rivelarsi tardivi ed inefficaci.

E’ l’allarme lanciato da Confindustria Foggia che sta raccogliendo in questi giorni segnalazioni e denunce da parte di numerose aziende associate.

“Il rischio reale e concreto – ha spiegato Gianni Rotice, Presidente di Confindustria Foggia – è quello di ritrovarci, finita l’emergenza sanitaria, con un sistema produttivo falcidiato sia dalle conseguenze di questa crisi epocale, sia dalle gravissime ripercussioni determinate dalla gestione stessa della crisi da parte delle pubbliche amministrazioni”.

“Mi riferisco, in particolare, a Enti locali e Stazioni Appaltanti con le quali si è di fatto annullata ogni interlocuzione a causa delle disposizioni vigenti: lo smart working e le altre misure di distanziamento sociale hanno di fatto svuotato gli uffici pubblici e dilatato sine die i tempi già spesso insostenibili della burocrazia per quanto attiene contabilità, stati di avanzamento e relativi pagamenti. E ciò a danno di tutti i settori: dai trasporti alle infrastrutture, dai servizi alle forniture, per citarne solo alcuni”.

“Non meno grave la situazione negli istituti bancari, chiamati in particolare a dare seguito a diverse misure del Decreto #curaitalia: nelle banche il lavoro da remoto ha reso ancor più difficoltosa e complicata, nei modi e nei tempi, l’interlocuzione degli imprenditori con i funzionari preposti, mentre, com’è noto, vi è bisogno di confrontarsi in modo diretto e tempestivo per analizzare le situazioni e dar seguito agli interventi previsti (sospensione mutui, richiesta di liquidità, ecc.)”.

“Al danno, dunque, rischia di aggiungersi la beffa di non poter render operativi in tempo utile per la sopravvivenza delle imprese i benefici previsti dalle recenti normative, lasciando solo sulla carta la disponibilità di alcune importanti misure di sostegno”.

“Lancio quindi un appello al Governo ed a tutte le Istituzioni interessate – ha concluso il Presidente Rotice – affinché nei provvedimenti attuativi e/o integrativi di prossima emanazione ci sia una risposta efficace, e soprattutto rapida, alle problematiche fin qui evidenziate, con particolare riguardo all’effettiva funzionalità degli uffici e degli sportelli per le imprese nelle pubbliche amministrazioni e nelle banche”.

“Il sistema confindustriale crede nello smartworking, ma esso non deve tradursi in un ulteriore problema che va aggiungersi alla già soffocante burocrazia, a danno di pagamenti ed erogazione di interventi per le imprese”.