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MASCHERINE OBBLIGATORIE, O NO? MASCHERINE QUESTE SCONOSCIUTE

Riceviamo e pubblichiamo.

L’artico 3 del DPCM recita espressamente che “sull’intero territorio nazionale è obbligatorio usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico … e comunque in tutte le occasioni in cui non è possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza in maniera continua …ma anche nei luoghi all’aperto  “laddove” non sia possibile mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro”. Senza mascherina ma a distanza di un di almeno un metro e non certo appiccicati gli uni agli altri..

Scusate se ho ribadito, come cappello, una parte del decreto che dovremmo già avere impresso, anzi scolpito nelle nostre teste e che dovrebbe far parte del nostro modus vivendi. 

La fase 2 non è “liberi tutti” e fate gli anarchici ma, a quanto pare, nonostante gli avvertimenti continui, abbiamo inteso che possiamo fare quello che facevamo nello scorso periodo pre pandemia in barba ad ogni forma di rispetto per se stessi e per gli altri, e senza pensare di veder compromessa la salute, prima di tutto, e il rischio di una nuova chiusura e vedere così sfumare la possibilità di quello che rimane di una stagione estiva, per un paese a vocazione turistica quale è Peschici, già accorciata e complicata da gestire, e penalizzare senza rimedio l’economia di una intera cittadina.

Volevo già da qualche giorno segnalare questa situazione di totale “anarchia”, ma ho preferito aspettare qualche giorno perché ho pensato che dopo più di due mesi di restrizioni un po’ di “respiro” era legittimo.

Se ci hanno concesso un dito non siamo autorizzati a prenderci la mano e oltre … Ecco che oggi, domenica, tra i locali e i turisti – beninteso sempre ben accetti perché sono il nostro pane – sia sul corso che nel centro storico e in spiaggia regnava la “libertà assoluta: niente mascherine, niente distanza sociale, ci sentivamo tutti dei supermen e — mi fermo qui! 
I

l mio vuole essere semplicemente uno sfogo e un richiamo al rispetto delle regole per il bene di tutti. La responsabilità è la nostra e non di chi ci governa. Ci è stata data una possibilità e ce la dobbiamo giocare bene, non possiamo bruciarcela con comportamenti irresponsabili. Usiamo il cervello contro un nemico invisibile, le regole sono l’unica arma che abbiamo. Basta niente per ritornare indietro e perdere ogni possibilità. Abbiamo davanti una stagione estiva, o quello che rimane, che come già detto presenta già molte complicanze, non possiamo permetterci nessun passo falso, assolutamente.

Mi permetto di riportare le parole del Governatore della Regione Campania De Luca che strappano si un sorriso ma, nel contempo, racchiudono tutto il senso della responsabilità che ogni singolo individuo dovrebbe avere: ” il cervello, la testa serve non solo per dividere le orecchie, ma anche per connettere i neuroni, cioè per far funzionare la mente”.

Ribadisco: nel bene e nel male la responsabilità e solo nostra. Comportamenti corretti e responsabili. Grazie, perché, essere guardato come un alieno  – come mi è già capitato più e più volte – se mi permetto di richiamare chicchessia al rispetto delle regole lo ritrovo decisamente stupido, oltre che ineducato.

Gabriele Draicchio