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Puglia verso le elezioni/ Nei sondaggi avanti Fitto. Centrodestra primo (+7% su Emiliano)

Centrodestra a piccoli passi verso l’indicazione del candidato governatore che sfiderà Michele Emiliano. Ieri nuo­vo incontro a Roma, nel primo pome­riggio, del tavolo nazionale: in questa sede sono stati presentati i risultati dei sondaggi commissionati dai partiti. Gli istituti – Noto e Emg Acqua (con in­terviste realizzate tra il 28 e il 31 maggio) – hanno confermato che il candidato del fronte conservatore che raccoglie più consensi è Raffaele Fitto, eurodeputato, proposto da Fratelli d’Italia. Gli altri nomi oggetto della ricerca sono stati quello del giornalista Francesco Giorgino (candidato a sua insaputa, già in passato aveva dichiarato di essere di­sinteressato a questo percorso) e di Nuc­cio Altieri, presidente Invimit, indicato dalla Lega, con una riunione regionale alla quale aveva preso parte anche il vicesegretario nazionale Andrea Crippa.

Dai dati dell’istituto Noto emerge che Fitto ha sette punti di vantaggio sul pre­sidente Emiliano (45-37,5), vantaggio che si riduce con l’opzione Giorgino (42-39), mentre con Altieri la contesa diventa in equilibrio (41-40, un solo punto di van­taggio su Emiliano). La conoscenza tra i pugliesi dei candidati: Fitto (90%), Gior­gino (79%), Altieri (37%). Primarie (eventuali) del centrodestra: Fitto 44%, Giorgino 34%, Altieri 8%. Emg stima l’affluenza per le regionali al 52%. Que­sti dati: Fitto-Emiliano 43,5-36,5; Altieri-Emiliano 40-39,5; Giorgino-Emiliano 40,5-39. Poi il miglior candidato per gli elettori del centrodestra: Fitto al 44%, Giorgino al 27%, Altieri all’8%.

Queste ricerche da un lato, come a febbraio, confermano che l’ampio gra­dimento nell’elettorato pugliese della proposta politica del centrodestra del candidato governatore Fitto, ma allo stesso tempo evidenziano come il distac­co del presidente Emiliano, dopo l’espo­sizione mediatica legata alla crisi Covid, si sia assottigliato (il precedente dato era 47,5 a 32 per l’eurodeputato di Maglie). Il clima e il contesto della campagna elet­torale alimenteranno un riequilibrio di visibilità tra i candidati, elemento che lascerebbe ben sperare i vertici del cen­trodestra.

LEGA PRIMO PARTITO

Fonti Lega hanno diffuso in serata un sondaggio Swg dal quale emergerebbe un vantaggio di 4 punti del centrodestra su Emiliano (43-39), il primato del Car­roccio tra i partiti mentre il salviniano Altieri avrebbe un «gradimento uguale a quello di Fitto e del giornalista Gior­gino».

LA NOMINATION

L’ufficializzazione per i conservatori dello sfidante di Emiliano? Oggi alle 12 c’è un nuovo vertice romano della coa­lizione, ma i sondaggi registrano una tendenza che rafforza l’indicazione dei melomani per Fitto, mentre si alimenta una concorrenza virtuosa tra le due liste sovraniste (Fdi e Lega): in autunno la Puglia sarà vetrina nazionale per il ri­torno alla centralità politica della destra meloniana in chiave di governo, e del salvinismo come progetto radicato an­che nel Sud. Per Emg e Noto il divario tra Lega e Fdi è di solo un punto (17 contro 16).

 LE IRE FORZISTE –

Il berlusconiano Mauro D’Attis, dopo il risultato brillante del partito in Ca­labria, non ci sta a vedere Forza Italia come cenerentola della coalizione in Pu­glia. I sondaggi danno in ripresa il mo­vimento azzurro (nel quale si ricandi­derà l’ex consigliere regionale barese Gigi Loperfido) e così il coordinatore regionale punta i piedi con gli alleati, demolendo l’ipotesi di un ticket presta­bilito, con la vicepresidenza (in caso di vittoria) per un esponente della Lega. «Per Forza Italia – chiarisce D’Attis – esiste solo il candidato a presidente che a breve guiderà ufficialmente la nostra coalizione in Puglia ed esiste solo il cen­trodestra unito per battere Emiliano e il suo centrosinistra». Poi nello specifico non lascia spazio a formule «precotte»: «Non esistono per noi ipotesi di ticket tra presidente e vicepresidente, che non hanno ragion d’essere e sarebbero irricevibili». A destra, intanto, cresce l’at­trattività di Fdi che ha siglato una intesa con i circoli pugliesi di Riva Destra (in passato sensibili al salvinismo).

Michele DeFeudis

gazzettamezzogiorno