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Vieste/ GdF al Comune, il sindaco Nobiletti: “nessun avviso di garanzia o indagine su nomina dirigenti”.

Da qualche giorno la comunità viestana è attraversata da alcune vo­ci che riguardano la tecnostruttura del Comune.

Sembra siano partite delle segnalazioni, anonime, in merito ad alcuni incarichi che il sindaco Giuseppe Nobiletti ha conferi­to nei mesi scorsi ad alcuni dipendenti.

Si parla di un interessamento della Guar­dia di Finanza, anche se le Fiamme Gial­le, interpellate da l’Attacco non hanno confermato la circostanza, spiegando tut­tavia che quandanche dovesse esserci un’attività investigativa in corso sarebbe coperta da segreto istruttorio.

Più nel dettaglio, nel mirino degli anonimi segnalatori pare ci sia l’incarico conferito a Vincenzo Ragno.

L’estate scorsa il sindaco sulla base della delibera di giunta comunale del 22 luglio, con la quale sono state approvate le risul­tanze di una procedura comparativa per l’assunzione a tempo determinato di un di­rigente responsabile del settore tecnico, ha conferito a Ragno, risultato per attitu­dine e capacità professionali il candidato più idoneo a ricoprire il ruolo, l’incarico di dirigere il settore tecnico. Incarico a tem­po determinato considerando che scadrà al termine del mandato elettivo del sinda­co, salvo una revoca anticipata.

Un prov­vedimento che si è reso possibile dopo il pensionamento del dirigente precedente. Le obiezioni sollevate nell’esposto si fon­derebbero sul fatto che a Vieste, caso più unico che raro, ci sarebbero altri 3 dirigenti in servizio.

Su questi, secondo alcuni si sarebbero dovuti spalmare i servizi del settore rimasto “orfano”. Invece il sindaco ha preferito dare mandato ad un funzio­nario (già a tempo indeterminato) del Co­mune. Senza peraltro indire il concorso per sostituire la figura apicale venuta me­no.

Alcun osservatori hanno inoltre fatto no­tare che il massimo incarico conferibile ad un dipendente è la posizione organizzati­va, nel caso in cui il personale dirigente non riesca a gestire tutte le funzioni. A Vie­ste peraltro pare ci sia un dirigente, Nico­la Di Nunzio del settore economico fi­nanziario a cui ultimamente è stato pro­gressivamente ridotto il carico di lavoro e che quindi avrebbe potuto assumere le funzioni rimaste senza un titolare.

Sulla questione l’Attacco ha consultato un legale professionista del settore nonché docente universitario, esperto di diritto amministrativo per scandagliare eventuali irregolarità, oggetto della segnalazione.

“Nel provvedimento viene citato l’articolo 110 del Testo Unico che prevede la nomina di dirigenti a tempo determinato – evidenziato l’esperto -. In particolare per i dirigenti, oggi l’indizione di concorso è falso problema.

Queste figure infatti vengono assunte per lo più a contratto, ne sono pochissimi quelli a tempo indeterminato, proprio perché adesso la legge prevede che i dirigenti vengano chiamati a contratto. Queste nomine possono riguardare soggetti di provata professionalità ladove non vi siano all’interno dell’ente altre figure utilizzabili. Non si tratta tuttavia di un obbligo ma di una valutazione discre­zionale”.

La valutazione riguarda il curriculum ma anche l’intuitu personae e Nobiletti cono­sce Ragno da tempo, condividendo l’ap­partenenza al partito del sindaco “Vieste sei tu”.

Per questa vicenda in città si sussurra che il sindaco sia stato colpito da avviso di ga­ranzia.

“Non c’è nessun avviso di garanzia – smentisce a l’Attacco lo stesso Nobiletti. Così come non sono a conoscenza di un’indagine sulla nomina di Ragno. Detto questo, noi siamo continuamente sotto il monitoraggio delle forze dell’ordine, an­che perché quotidianamente arrivano let­tere anonime, esposti e segnalazioni, ab­biamo uno stuolo di oppositori che scrivo­no in procura, in prefettura, ovunque. Non so se ci siano delle indagini in corso, ma tutte le amministrazioni comunali vengo­no controllate, mi sembra peraltro un fat­to normale”.

Nel merito della questione il sindaco si dice tranquillo rispetto alle no­mine. “La legge dà la possibilità di nomi­nare dirigenti a tempo determinato che fi­niscono il loro mandato quando termina quello del sindaco. Si possono inoltre nominare dirigenti intra dotazione ed extra dotazione, nello specifico quindi potevo scegliere Vincenzo Ragno o fare un con­corso e avere un dirigente a tempo inde­terminato, come lo sono gli altri che ab­biamo in Comune.

Ma io credo che per raggiungere l’efficacia dell’azione amministrativa un dirigente dovrebbe andare a casa insieme al sindaco, a dimostrazione del fatto che anche la parte dirigenziale può fallire insieme alla politica. Alla fine non dovrebbe pagare solo la parte politi­ca ma anche quella dirigenziale, nel caso non si raggiungano gli obiettivi.

Dal mio punto di vista questo principio dovrebbe essere uno standard in tutte le ammini­strazioni, in modo da stimolare i dirigenti a far bene. Con l’inattaccabilità del proprio posto invece si corre il rischio di adagiar­si”, ha concluso il sindaco.

 

Cinzia Celeste

l’attacco